I prossimi 25 e 26 ottobre a Fiera Milano torna Expotraining, la più grande manifestazione italiana sulla formazione ed il lavoro. Una grande kermesse con più di 150 convegni, workshop, eventi, confronti e tavole rotonde sul lavoro e la formazione professionale in Italia.
Un vero e proprio “osservatorio” sulle dinamiche del lavoro e della formazione, che produce ricerche e studi, ed un laboratorio di confronto tra sindacati, istituzioni, associazioni imprenditoriali ed esperti.Un’occasione preziosa per conoscere davvero cosa accade nel mondo del lavoro in Italia, per riflettere e per promuovere idee e proposte concrete.
“Al World Economic Forum 2016 è stato presentato un nuovo che esamina la strategia per l’occupazione, le competenze e la forza lavoro per il futuro. I dati elaborati ritengono che in cinque anni da oggi, più di un terzo delle competenze (35%) sarà obsoleto. Ma sono stati ottimisti, perché dai dati in nostro possesso in Italia questo dato è significativamente superiore al 40%. Questo vuol dire che tra pochi anni anche una parte significativa delle imprese, soprattutto delle PMI, sarà fuori dal mercato. Cosa vogliamo fare? Aspettare che accada con fatalismo o decidere finalmente di mettere la formazione formazione professionale continua tra le priorità e le vere e proprie emergenze nazionali?” – ha dichiarato Carlo Barberis, Presidente di Expotraining ed esperto di formazione.
Quest’anno sono molte le novità previste: oltre alla presentazione di numerose e inedite ricerche su lavoro, formazione, giovani, anche la redazione di una proposta di legge specifica finalizzata ad incentivare la formazione nelle imprese italiane, il Forum Imprese e Management, che vedrà coinvolti i principali sindacati, le associazioni degli imprenditori e le istituzioni. Verrà inoltre presentato per la prima volta il “report” degli investimenti su lavoro e formazione del POR 2016 della Regione Lombardia.
I numerosi convegni, workshop, ricerche e studi che come ogni anni saranno presentati e discussi saranno poi la base per la redazione del primo “Libro Bianco della Formazione”, che sarà presentato successivamente nelle sedi istituzionali.
“I paesi che meglio di noi sono usciti dalla morsa della crisi sono proprio quelli che più hanno investito nella formazione – ha aggiunto Barberis – E tutte le tendenze internazionali sono concordi nell’individuare nella obsolescenza delle competenze uno dei principali fattori di crisi. Se non vogliamo che la assai timida ripresa che stiamo vedendo in questi mesi non finisca nel nulla, occorre comprendere che la formazione non può essere solo un optional. O le imprese italiane si formano, o molte di loro rischiano di morire in pochi anni.”