CaSSIS (Colour and Stereo Surface Imaging System) è una camera ad alta risoluzione ideata per lo studio della superficie del pianeta Marte. Lo strumento è montato a bordo della sonda ESA ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO), che è stata lanciata lo scorso 14 marzo dal cosmodromo russo di Baikonur in Kazakistan. TGO raggiungerà il pianeta Marte nell’ottobre del 2016.
La camera è stata accesa per la prima volta in volo il 7 aprile: il primo elemento ad essere stato testato è il meccanismo di rotazione che fa girare il sistema per permettergli di acquisire le immagini stereo.
“Lo strumento si trova ora nella fase in cui vengono verificate tutte le funzionalità operative” ci dice la ricercatrice dell’Ifn-Cnr Vania Da Deppo che ha affiancato il team svizzero per l’allineamento e le calibrazioni ottiche, “dall’analisi delle prime immagini acquisite siamo in grado di stabilire se tutto funziona correttamente”.
La prima immagine acquisita da CaSSIS in volo è una porzione casuale del cielo, perciò non è stato facile capire subito in che direzione si stava guardando. “L’analisi delle immagini delle stelle mostra che la camera è stata allineata correttamente” ci conferma l’ingegnere ottico italiano Lisa Gambicorti che da tre anni lavora presso l’Università di Berna, “eravamo veramente ansiosi di controllare che tutto funzionasse bene.”
Sebbene la camera non sia stata progettata per osservare le stelle, queste prime immagini di prova confermano che CaSSIS sarà in grado di acquisire delle ottime immagini della superficie di Marte.
CaSSIS è stato progettato da un team internazionale diretto dell’Università di Berna (Svizzera) e realizzato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che ha fornito il sensore e l’elettronica di prossimità, e lo Space Center di Varsavia, in Polonia. Il progetto ha visto coinvolta la ditta italiana Finmeccanica di Campi Bisenzio (FI) ed il responsabile italiano del progetto è il dr. Gabriele Cremonese dell’Osservatorio Astronomico di Padova (INAF).
L’Ifn-Cnr di Padova ha supportato il gruppo di ricerca svizzero per quanto riguarda l’integrazione e l’allineamento del sensore nella camera e per l’allestimento del set-up di calibrazione. Inoltre parteciperà all’analisi dei dati e sarà coinvolto nella produzione dei DTM, cioè nella realizzazione delle immagini tridimensionali della superficie marziana.