L’Everesting ha regole ferree che non vanno sottovalutate. E’ una sfida estremamente difficile e richiede un’ottima preparazione fisica e mentale, oltre a una grande determinazione e resistenza. Molti ciclisti la trovano una sfida gratificante e stimolante, che offre la possibilità di testare i propri limiti e di raggiungere un obiettivo molto ambizioso.
Cos’è l’Everesting?
L’Everesting è una sfida ciclistica in cui un ciclista cerca di scalare la stessa salita ripetutamente fino a raggiungere il dislivello altimetrico di 8.848 metri, che corrisponde all’altezza del Monte Everest.
L’idea dell’Everesting è nata in Australia nel 2014, quando un ciclista di nome George Mallory (non il famoso alpinista inglese del secolo scorso) ha deciso di salire ripetutamente una collina fino a raggiungere la stessa quota dell’Everest. Da allora, la sfida è diventata popolare in tutto il mondo, con migliaia di ciclisti che hanno tentato di completare l’Everesting.
Per completare l’Everesting, un ciclista deve scegliere una salita che abbia un dislivello altimetrico di almeno 8.848 metri, e poi scalare ripetutamente la stessa salita fino a raggiungere questa quota. Il ciclista può scegliere qualsiasi strada o sentiero che desidera, ma deve ripetere la stessa salita in continuazione fino a raggiungere il dislivello richiesto.
Per raggiungere questo obiettivo, un ciclista potrebbe dover scalare la stessa salita decine o addirittura centinaia di volte, a seconda dell’altezza della salita e dell’effettiva altitudine guadagnata per ogni salita.
Quali sono le regole dell’everesting?
Ci sono alcune regole che devono essere seguite per completare un’Everesting ufficiale. Queste regole sono stabilite dall’organizzazione “Hells 500”, che ha introdotto l’Everesting come attività sportiva di endurance.
Ecco le regole dell’Everesting:
- La salita scelta deve essere la stessa per tutta la sfida. Non sono ammesse salite multiple o diverse.
- La distanza della salita deve essere di almeno 1 chilometro. Questo è per evitare che i ciclisti raggiungano il dislivello richiesto con ripetuti sali e scendi di una piccola collina.
- Il dislivello positivo totale della salita deve essere di almeno 8.848 metri, ovvero la stessa altezza del Monte Everest.
- Il percorso deve essere effettuato solo in salita, quindi non è ammesso usare la discesa per raggiungere il dislivello positivo richiesto.
- Non c’è limite di tempo per completare l’everesting, ma l’intera sfida deve essere completata in una sola sessione, senza riposare durante la notte.
Il ciclista deve:
- documentare la sua impresa con GPS o un’applicazione simile, che registri il percorso e il dislivello guadagnato
- registrare la sua impresa su un sito web ufficiale e attenersi a tutte le regole stabilite dall’organizzazione
- fornire prove della sua impresa, come registrazioni GPS, per verificare che abbia raggiunto il dislivello positivo richiesto.
Seguire queste regole è essenziale per completare un’everesting ufficiale e ottenere il riconoscimento ufficiale dell’impresa da parte dell’organizzazione “Hells 500”.
Chi può praticare l’Everesting?
In teoria, chiunque con un buon livello di condizione fisica e abilità di ciclismo potrebbe tentare l’Everesting. Tuttavia, poiché l’Everesting richiede una grande resistenza fisica e mentale, non è un’attività adatta a tutti.
Prima di tentarlo, è importante valutare il proprio livello di condizione fisica e acquisire un’adeguata preparazione. È consigliabile anche consultare un medico per verificare che non ci siano problemi di salute che possano essere compromessi dall’attività fisica intensa.
Inoltre, questo sport richiede anche una pianificazione attenta per quanto riguarda l’equipaggiamento, la nutrizione e l’idratazione. Un ciclista che desidera tentare l’impresa dovrebbe assicurarsi di avere tutto il necessario per affrontare la sfida in sicurezza.
Infine, l’Everesting è un’attività molto impegnativa e può richiedere molte ore o addirittura giorni per essere completata. È importante quindi avere una forte motivazione personale e una buona dose di determinazione per completare l’impresa.
In copertina foto di andrelino andre da Pixabay