Gli ambasciatori presso l’UE hanno concordato un mandato negoziale su un progetto di regolamento che modifica il regolamento Europol per quanto riguarda la cooperazione con i privati, il trattamento dei dati personali a sostegno delle indagini penali e il suo ruolo in materia di ricerca e innovazione.
I criminali adattano costantemente il loro funzionamento, e se vogliamo combatterli con successo, dobbiamo farlo anche noi. In un contesto di criminalità sempre più transfrontaliera e digitale, Europol ha un ruolo crescente da svolgere nel sostenere gli Stati membri e promuovere l’innovazione nell’applicazione della legge. Questi progetti di nuove norme le forniranno gli strumenti necessari a tal fine.Eduardo Cabrita, ministro portoghese dell’Interno
Criminali e terroristi stanno sfruttando i vantaggi derivanti dalla trasformazione digitale e hanno rapidamente colto l’opportunità durante la crisi covid-19 di adattare le loro modalità operative o sviluppare nuove attività criminali. Queste minacce si diffondono oltre confine, con gruppi criminali che si impegnano in un’ampia gamma di attività criminali. Il progetto di regolamento consentirà a Europol di sostenere meglio gli Stati membri nella lotta contro le nuove minacce e il modus operandi.
Cooperazione con i privati
A seguito dell’aumento dell’uso dei servizi online da parte dei criminali, i privati detengono una quantità crescente di dati personali che possono essere rilevanti per le indagini penali. Data la natura senza confini di Internet, questi servizi possono spesso essere forniti da qualsiasi parte del mondo. In base ai progetti di norme, Europol potrà ricevere dati personali direttamente da privati, al fine di garantire un punto di contatto a livello dell’UE per condividere legalmente insiemi di dati multidirezionali. Europol sarà quindi in grado di analizzare tali serie di dati al fine di identificare gli Stati membri interessati e trasmettere le informazioni alle autorità nazionali.
Elaborazione di set di dati di grandi dimensioni
I dati raccolti nelle indagini penali sono stati sempre più grandi e complessi. Gli Stati membri, attraverso la propria analisi dei dati, non sempre rilevano collegamenti transfrontalieri. In base ai progetti di norme, Europol sarà in grado di elaborare serie di dati ampie e complesse per sostenere gli Stati membri nella lotta contro la criminalità grave e il terrorismo. Il regolamento prevede inoltre severi requisiti per garantire che qualsiasi trattamento dei dati da parte di Europol abbia sempre luogo in relazione ai diritti fondamentali, compreso il diritto alla privacy, allineando il regolamento a quello dell’UE sulla protezione dei dati.
Ricerca e innovazione
Date le sfide che l’uso delle nuove tecnologie da parte dei criminali pone alla sicurezza dell’UE, le autorità preposte all’applicazione della legge devono rafforzare le loro capacità tecnologiche. A tal fine, il progetto di norme intasa Europol di sostenere gli Stati membri nell’uso delle tecnologie emergenti. Europol dovrebbe inoltre lavorare per esplorare nuovi approcci e sviluppare soluzioni tecnologiche comuni, comprese quelle basate sull’intelligenza artificiale, sempre soggette a solide salvaguardie in materia di sicurezza e diritti fondamentali.
Cooperazione con i paesi terzi
Rispetto alla proposta iniziale della Commissione, gli Stati membri hanno voluto estendere le opzioni per la cooperazione di Europol con i principali paesi terzi. Hanno introdotto la possibilità di scambiare dati personali con paesi in cui sono state previste adeguate salvaguardie in uno strumento giuridicamente vincolante o esistono secondo l’autovalutazione di Europol.
Cooperazione con la Procura europea (EPPO)
Europol dovrebbe lavorare in stretta collaborazione con l’EPPO e sostenere le indagini dell’EPPO, su sua richiesta. Europol dovrebbe inoltre riferire senza indugio all’EPPO qualsiasi comportamento criminale di sua competenza. Per rafforzare la cooperazione operativa tra i due organismi, il progetto di regolamento stabilisce anche le norme per l’accesso ai dati di Europol da parte dell’EPPO.
Europol, sfondo
La proposta è stata presentata dalla Commissione europea il 9 dicembre 2020. Una volta che il Parlamento europeo ha adottato il suo mandato, possono iniziare i negoziati tra le Istituzioni.
Allo stesso tempo, la Commissione ha presentato una proposta di modifica del regolamento sul Sistema d’informazione Schengen (SIS) per consentire all’Agenzia di rendere disponibili i dati dei paesi terzi ai funzionari in prima linea attraverso il SIS. Il mandato sulla proposta principale approvata oggi modifica la proposta nella misura in cui le segnalazioni introdotte nell’interesse dell’UE dovrebbero essere create dagli Stati membri piuttosto che da Europol.