L’Italia è un Paese che non smette di stupire mai. Tentare analisi politiche e politologiche sui risultati elettorali è qualcosa che da noi riusulta impresa ardua. Questa tornata elettorale per le Europee 2014 doveva segnare il pieno successo del Movimento 5 Stelle e marcare le difficoltà governative del PD e la discesa inesorabile di Forza Italia. Sui tre dati previsti dagli specialisti solo uno si è rivelato essere azzeccato, quello che vede il declino del partito di Silvio Berlusconi. Gli altri due dati sono stati completamente sovvertiti: il PD esce con un abbondandante 40% e i pentastellati ad appena il 21% e qualche spicciolo. Neanche i più accaniti sostenitori renziani avrebbero mai scommesso un centesimo di euro su un risultato così eclatante, eppure si è verificato. Neppure i dati si sono scostati molto dalle prime proiezioni il che sta a significare che il dubbio, ad urne aperte, sulla netta affermazione goverrnativa non è mai stato vacillante. E’ vero che l’affluenza non è stata certo delle più esaltanti, circa il 58%, ma l’affermazione non ammette repliche.
Ora che scenari si aprono? I grillini al grido di “vinceremo noi” volevano apertamente demolire il governo Renzi, le sue mance da 80 euro, e il vilipeso Napolitano oltre le Camere da sciogliere immediatamente. Non sarà così facile per loro avanzare queste pretese e dall’altro canto il centro destra, goverantivo e non, si è autodemolito con Forza Italia al 16% circa e Alfano al risicato 4% circa mentre i Fratelli d’Italia non ce la fanno a superare lo sbarramento e si attestano intorno al 3,6%. A sinistra Tsipras galleggia sul 4% ma ce la dovrebbe aver fatto (in Grecia è il primo partito sbaragliando anche i neonazisti di Alba). Fuori inesorabilmente gli altri dai Verdi a IdV a Scelta Europea che sono ridotti ormai allo zero virgola.
Ora s’innesca lo scrutinio delle amministrative e non ci resta che attendere. Si dia il via alle analisi.
26 Maggio 2014
EUROPEE, IL BOOM DI RENZI
Scritto da Antonio Vitiello
Doveva essere la consacrazione dei pentastellati grillini e invece Renzi porta il PD ad un exploit assolutamente inaspettato nel merito e nei numeri davvero impressionanti.