L’Unione Europea è nata dalla necessità di evitare nuovi conflitti tra gli stati europei, che per secoli si sono combattuti per l’egemonia sul continente e sull’intero mondo. L’idea di un Europa unità è molto antica, il continente si è ritrovato unito varie volte ma per la forza militare e l’imposizione dei vari imperi che si sono succeduti.
L’unione democratica e pacifica del continente fu avanzata negli ultimi secoli del secondo millennio. Uno dei primi ad ipotizzare un’Europa unità democraticamente e per scelta dei vari stati del continente fu Victor Hugo, il quale ipotizzò un’Europa unita sotto il governo di un’unica istituzione sovranazionale. Anche Giuseppe Mazzini ipotizzò l’unione degli stati Europei e molti altri accarezzarono man mano l’idea di un continente unito sotto un unica bandiera e organizzazione sovranazionale che ne guidasse le politiche economiche, sociali e umanitarie.
Il sogno di un’Europa unita in maniera democratica e per una scelta libera dei vari stati che avrebbero poi composto l’unione inizia a concretizzarsi dopo i due conflitti mondiali. Il manifesto di Ventotene è un esempio significativo di questa volontà di unire gli stati europei per evitare nuovi conflitti, il manifesto fu redatto da Ernesto Rossi e Altiero Spinelli.
L’Europa inizia a prendere forma nel 1951 quando la Francia, la Germania dell’Ovest, l’Italia e i paesi del Benelux istituiscono la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio che entrerà in vigore nel 1952. Nel 1957 fu istituita poi la prima unione doganale fra paesi europei, sancita con il trattato di Roma. Unione che viene allargata nel 1958 e rinominata Comunità Europea.
Nel 1992 Abbiamo un ulteriore passo avanti perché inizia a costituirsi l’Unione Europea che oggi conosciamo quella che nel 2002 ha decretato la fine delle monete nazionali e la nascita della moneta unica europea, l’euro. Il viaggio di un’Europa Unità e democratica è stato molto difficile e ancora oggi ha incontrato molte difficoltà.
Questo viaggio è stato costellato di varie sconfitte, di vittorie importanti e di momenti difficili. La crisi mondiale partita nel 2008 ha messo a dura prova la compattezza dell’unione. La crisi ne ha delineato i forti limiti, facendo comprendere che un’unione basata solo su basi economiche e guidata dalle bizzarrie del mercato non potrà garantire una giustizia sociale efficace. Però le crisi servono proprio a questo, per comprendere i propri limiti e superarli.
L’Europa con i suoi difetti e i suoi limiti ha garantito alle nazioni che ne fanno parte un periodo di pace che nel continente non si era mai registrato. Basti pensare che a pochi passi da noi nell’ultimo decennio del secolo scorso gli stati dell’ex Jugoslavia hanno intrapreso una guerra devastante che ha fino a pochi anni fa avuto vari strascichi e ha segnato numerose perdite umane. La crisi ha messo in evidenza i limiti di questa Europa, ma è meglio un’unione di stati da riformulare e riformare o il buio di un Europa pronta a divorarsi tra stati che egoisticamente cercano un’egemonia ormai utopica e stucchevole.
Brama che ha portato il continente a numerose guerre nel corso della sua storia millenaria. Il voto di oggi ha un risvolto molto significativo, può stabilire il ritorno di politiche detestabili che vengono innescate dalla paura del diverso e dell’insoddisfazione. Oggi l’Europa affronta un test molto difficile, tra euroscetici, tra coloro che cavalcano il malcontento e chi vorrebbe far ritornare le lancette della storia indietro di molti anni.
25 Maggio 2014
EUROPEE 2014: SI DECIDE IL DESTINO DELL’UNIONE?
Scritto da Antonio Vitiello
Gli italiani chiamati al voto per decidere chi li rappresenterà in Europa.