Il 14 e il 15 Novembre 2015, i muri del quartiere Pigneto a Roma ospiteranno un evento di street art e live painting, con il patrocinio del V Municipio di Roma, per promuovere la campagna di sensibilizzazione #EuropaSenzaMuri, promossa dall’organizzazione umanitaria italiana INTERSOS.
Per due giorni sui muri esterni dell’Istituto Comprensivo Alberto Manzi, in via del Pigneto 301, cinque artisti, Alleg, #Cancelletto#, Ryan Spring Dooley, Serena Schinaia, Sibomana alterneranno la propria creatività per dire, attraverso l’arte, che la costruzione di barriere e muri per impedire l’accesso all’Europa ai profughi rappresenta una violazione dei diritti umani.
Migliaia di persone in fuga da guerre, persecuzioni, povertà e marginalità estrema, affrontano viaggi ai limiti della sopravvivenza per raggiungere l’Europa, per cercare rifugio, per sopravvivere.
Troppo spesso quello che trovano davanti a loro, dopo tutto questo, sono muri e barriere. Muri costruiti dall’uomo e barriere naturali, come il Mar Mediterraneo nel quale quest’anno hanno già perso la vita oltre 3 mila persone, muri fisici, muri di intolleranza e barriere culturali, ma anche ostacoli di burocrazia che rendono spesso difficilissimo l’iter per la richiesta di asilo. INTERSOS, con la campagna #EuropaSenzaMuri, vuole denunciare una situazione che in questo momento impedisce a migliaia di rifugiati di godere pienamente dei propri diritti e ne mette in pericolo la vita.
Gli artisti, dalla mattina di sabato 14 Novembre, si metteranno all’opera sui muri di via del Pigneto 301, in un evento di live painting. Domenica 15 Novembre dalle ore 12:30 il DJ set di Beat Soup accompagnerà le performance live degli artisti a sostegno alla campagna #EuropaSenzaMuri di INTERSOS, organizzazione umanitaria italiana che lavora in Italia, in Europa e nel resto del mondo per proteggere e assistere i più deboli in fuga da conflitti e catastrofi naturali.
Si può seguire l’evento live sui social media con l’hashtag #EuropaSenzaMuri e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di INTERSOS, con la partecipazione dal vivo del collettivo di fotografi dell’associazione 001.