Il Consiglio Europeo ha adottato un regolamento relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca con l’obiettivo di garantire il congelamento e la confisca effettivi dei beni di origine illecita in tutta l’UE. Combattendo il finanziamento delle attività criminali, compreso il terrorismo, il nuovo regolamento contribuirà a rendere l’UE più sicura.
Il regolamento entrerà in vigore 24 mesi dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
Congelamento e confisca: cosa prevede la nuova normativa
Gli elementi principali delle nuove norme comprendono:
- un regolamento unico riguardo ai provvedimenti di congelamento e di confisca, direttamente applicabile nell’UE, con cui si risolveranno le problematiche legate all’attuazione degli strumenti esistenti, che hanno portato a un riconoscimento reciproco insufficiente
- il principio generale del riconoscimento reciproco, ovvero tutte le decisioni giudiziarie in materia penale adottate in un paese dell’UE saranno direttamente riconosciute e applicate da un altro Stato membro. Il regolamento fissa solo un numero limitato di motivi per il non riconoscimento e la non esecuzione
- un ampio campo di applicazione per quanto concerne i tipi di confisca in materia penale, come la confisca basata sul valore e la confisca non basata su una condanna, tra cui alcuni sistemi di confisca preventiva, a condizione che vi sia un nesso con un reato
- certificati e procedure standard per consentire azioni di congelamento e di confisca rapide ed efficienti
- un termine di 45 giorni per il riconoscimento di un provvedimento di confisca e, in casi urgenti, un termine di 48 ore sia per il riconoscimento che per l’esecuzione dei provvedimenti di congelamento. Questi termini possono essere prorogati a condizioni rigorose
- Disposizioni per garantire che siano rispettati i diritti delle vittime al risarcimento e alla restituzione nei casi transfrontalieri
Il nuovo regolamento sostituisce le decisioni quadro sul riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e sul riconoscimento reciproco dei provvedimenti di confisca che risalgono al 2003 e al 2006 e sono considerate sorpassate e non più allineate alle recenti norme nazionali e dell’UE in materia di congelamento e di confisca, creando quindi lacune che sono state sfruttate dai criminali.
La confisca di beni generati da attività criminali è uno strumento molto efficiente per combattere la criminalità e il terrorismo. Attualmente, si stima che il 98,9% dei proventi di attività illecite non sia confiscato e resti a disposizione dei criminali.