Nella notte tra il 22 e il 23 giugno, il gigante di Sicilia è tornato a far sentire la sua voce. Un nuovo parossismo dell’Etna ha scosso l’isola e con il passare delle ore ha dato luogo a una nuova spettacolare eruzione.
La nuova spettacolare eruzione dell’Etna
Alle 3.00 del 23 giugno le telecamere dell’Osservatorio Etneo hanno iniziato a rilevare una ripresa dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Un’attività che ha coinvolto almeno tre bocche eruttive e prodotto una nube di fumo alta nove chilometri che si è poi dispersa verso il settore orientale del vulcano provocando una pioggia di lapilli che ha invaso Fornazzo e Giarre. La colata lavica, generatasi da più bocche, ha avuto un andamento intermittente risultando sempre di lieve entità e non è scesa al di sotto dei 2900 metri di quota. Si è diretta sul versante orientale del vulcano in direzione della Valle del Bove.
Un’attività intensa
L’attività vulcanica dell’Etna che incanta ogni volta la Sicilia e non solo, in questo 2021 risulta essere molto intensa. Secondo l’Osservatorio etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sono 36 i parossismi registrati dall’inizio dell’anno a oggi, vale a dire nella prima metà dell’anno. Più precisamente 17 fenomeni sono stati registrati tra il 16 febbraio e il primo aprile; 19 parossismi si sono verificati dal 19 maggio a oggi. Gli eventi generatisi nei giorni a partire dal 25 maggio per finire al 28 possono essere considerati un unico parossismo.
COMUNICATO DI ATTIVITA' VULCANICA del 2021-06-24 10:11:45(UTC) – ETNA.
— INGVvulcani (@INGVvulcani) June 24, 2021
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l'attività di fontana di lava da tre bocche al Cratere di Sud-Est sta producendo getti di lava alti 400-500 m pic.twitter.com/8rAoRujDPB
Aria d’estate
Mentre di notte le fontane di lava generate dalle esplosioni offrono uno spettacolo suggestivo, di giorno la colonna di fumo e cenere viene offuscata dal pulviscolo atmosferico in arrivo dall’Africa; una sabbia proveniente dal deserto del Sahara che annebbia l’intero paesaggio. Un paesaggio sempre nuovo frutto delle numerose eruzioni del gigante che, anche con il profilo diverso, domina sempre la valle del catanese.
In copertina foto di bocciapasquale da Pixabay