L’estate è più che arrivata ed essa si porterà dietro l’annoso problema degli incendi boschivi che mandano in fumo ettari ed ettari di macchiamediterranea. Era necessario un riassetto di competenze e ruoli fra governo centrale ed enti locali soprattutto per le questioni inerenti la protezione civile
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, ha firmato gli indirizzi operativi destinati a Regioni e Province Autonome per fronteggiare gli incendi boschivi e di interfaccia, nonché le eventuali ricadute di protezione civile, per la stagione estiva 2012, fissandone la durata da oggi fino al 30 settembre 2012. Lo comunica, in una nota, la Protezione Civile. Gli indirizzi operativi, definiti sulla base delle indicazioni contenute negli strumenti di pianificazione proposti dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, delineano le azioni necessarie a ridurre il rischio incendi boschivi e a fronteggiare le situazioni emergenziali che potrebbero verificarsi. Nell’evidenziare come, dopo la progressiva diminuzione registrata dal 2007 al 2010, l’anno trascorso ha segnato un’inversione di tendenza con un aumento significativo del numero di incendi boschivi, si legge nella nota, il Presidente del Consiglio richiama l’importanza di un efficace coordinamento tra i settori che si occupano di contrasto agli incendi e quelli che hanno responsabilità in materia di protezione civile. In particolare, gli indirizzi raccomandano il consolidamento e potenziamento delle attività di monitoraggio del territorio, previsione e prevenzione del fenomeno, in primo luogo favorendo l’attivazione dei Centri Funzionali Decentrati – nelle regioni in cui ancora non sono attivi -, nonche’ assicurando la predisposizione di bollettini regionali per il sistema di allertamento ai fini di protezione civile. Nel ribadire il ruolo decisivo che la legge quadro in materia di incendi boschivi (L. 353/200) assegna agli enti locali, si sottolinea inoltre ”la necessità di provvedere alle attività di manutenzione mirate alla riduzione delle condizioni favorevoli alla propagazione degli incendi, in particolare laddove si trovino abitazioni e infrastrutture strategiche o fabbricati industriali. Grande attenzione va posta, inoltre, al potenziamento e al coordinamento del volontariato di protezione civile impiegato nella sorveglianza, vigilanza e presidio del territorio”. Compito essenziale dei Comuni, infine, è quello di istituire o aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco, strumento indispensabile per rendere piu’ efficaci i vincoli e le prescrizioni su queste particolari zone del Paese.