L’intervento eseguito alcuni giorni fa con successo, è durato meno di 2 ore. La nuova tecnica, che coniuga i vantaggi della laparoscopia già da tempo applicata in questo centro, presenta ora con il robot evidenti vantaggi sia per le basse percentuali di complicanze che per il recupero molto veloce del paziente, sia per il dolore post operatorio minore che per i migliori risultati estetici (soli 6 cm. la ferita) oltre che per l’eccellente funzionalità del trapianto effettuato. La signora di 63 anni è stata dimessa appena dopo alcuni giorni.
Espianto rene in chirurgia robotica
L’equipe guidata dalla Prof.ssa Lucrezia Furian e dalla Dr.ssa Cristina Silvestre, ha deciso di eseguire l’espianto del rene sano in chirurgia robotica (Robotic Assisted Surgery). La Prof.ssa Furian, con training in Belgio, 1° operatore ha eseguito l’intervento chirurgico manovrando a distanza ravvicinata il robot che, al suo comando, eseguiva le manovre più delicate di chirurgia mini invasiva. All’equipe hanno preso parte personale anestesiologico: Dr. Paolo Feltracco, Dr.ssa Stefania Barbieri, Dr. Alessandro De Cassai, personale infermieristico e operatori tecnici: Sergio Boccella, Maria Cristina Berto, Silvano Massaro, Gloria Zambolin, Matilde Schiavolin, Romeo Vanzetto, Daria Marcolongo, Silvana Chinello.
L’elaborazione del software robotico ottimizza la visione e la cura dei dettagli durante l’intervento. La visione magnificata, la cura del dettaglio – dove si vedono anche i vasi sanguigni di piccolissime dimensioni – ha consentito di evitare anche il minimo sanguinamento. Sono bastate solo due dita per manovrare dei sensibilissimi joystick del robot connessi a strumenti di piccolissime dimensioni di alta precisione.
Espianto rene: le fasi dell’operazione
Il rene prelevato è stato subito raffreddato in ghiaccio e perfuso con un’apposita soluzione.
A questo punto era preparata la 2° equipe nella sala operatoria sottostante – piastra Tropea, guidata dal Prof. Paolo Rigotti direttore del Centro Trapianti Rene e Pancreas dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova che è stato coadiuvato dal chirurgo Dr. Francesco Tuci e dal personale anestesiologico: Dr. Paolo Feltracco, Dr. Helmut Galligioni, Dr. Maurizio Furnari e dal personale infermieristico e operatori tecnici: Rebecca Pranovi, Roberta Schievano, Romeo Vanzetto, Giovanni Arcuti, Silvana Chinello, Luisa Rigato.
Espiantato il rene malato, è stato immediatamente trapiantato l’organo sano. Questo 2° intervento svoltosi con susseguenza di fasi per via tradizionale, è durato circa un’ora e mezza e il rene sano trapiantato nell’arco di 1 ora ha ripreso prontamente a funzionare.