Creato nel 2004 da EuroScience, associazione senza scopo di lucro dei ricercatori europei, l’EuroScience Open Forum (ESOF) è il più grande meeting scientifico multidisciplinare organizzato in Europa.
Un appuntamento dedicato alla ricerca scientifica e all’innovazione che riunisce oltre 4.000 ricercatori, docenti, imprenditori, policy makers e giornalisti di tutto il mondo per discutere di scoperte scientifiche. Più del 40% dei partecipanti sono studenti e giovani ricercatori. Quest’anno, l’ottava edizione di ESOF si terrà a Tolosa, in Francia, dal 9 al 14 luglio 2018.
Nella giornata di martedì 10 luglio, Angela Bellia, ricercatrice Marie Curie presso l’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibam) di Catania e Chair dell’Events and Network Working Group della Marie Curie Alumni Association è stata invitata a prendere parte alla plenary panel discussion dal titolo ‘Horizon Europe: The future European framework for research and innovation beyond horizon 2020’, insieme al Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l’innovazione, Carlos Moedas.
Nel corso della tavola rotonda sarà tracciato un quadro sulle opportunità offerte dal prossimo programma Horizon Europe per la ricerca nel campo delle scienze umane e sociali e sulla partecipazione dei giovani ricercatori del sud d’Europa, e avviata una discussione con il Commissario Moedas.
“Come ricercatrice Marie Curie nel campo delle scienze umane e sociali – afferma Angela Bellia, ricercatrice Marie Curie presso il Cnr-Ibam di Catania – è una grande opportunità discutere con il commissario europeo Carlos Moedas sulla necessità di favorire non soltanto una più ampia partecipazione a ‘Horizon Europe’ dei ricercatori del sud Europa, ma anche di creare per loro migliori prospettive di carriera sia nel mondo accademico sia in altri settori allo scopo di contribuire all’ambizione europea di diventare leader mondiale ‘in heritage-based innovation’ e all’affermazione dei principi democratici in Europa che puntano alla tolleranza, alla sicurezza, all’inclusione e all’innovazione.“
“Sono molto contento che per offrire un punto di vista sul tema sia stata invitata una ricercatrice dell’istituto che ho l’onore di dirigere dal novembre 2011 – dichiara Daniele Malfitana, direttore del Cnr-Ibam. – La scelta di puntare sul contributo di una brillante ricercatrice Marie Curie che opera in un Istituto del Meridione d’Italia che ha fatto dell’investimento su forze giovani e su brillanti ricercatori un punto di forza particolare, significa che si è seminato bene e che si è sempre operati con una visione strategica e degli obiettivi molto chiari.“
“Il Cnr-Ibam in questi anni – prosegue Malfitana – ha sperimentato soluzioni e innovazioni metodologiche all’avanguardia nel campo del patrimonio culturale, sia in Italia che all’estero, e poterne dare ora contezza dinnanzi al commissario europeo Moedas vuol dire che c’è un’Europa disposta ad ascoltare e recepire la qualità, la serietà, e le capacità di produrre ricerca dentro un istituto di ricerca del Cnr italiano.“