Il prossimo 15 settembre sarà consultabile il primo bando proposto da ERANID sulle droghe illecite.
L’Italia, attraverso il Dipartimento Politiche Antidroga, aderisce a ERANID, il Network europeo di ricerca sulle droghe illecite del programma ERA-NET, di cui fanno parte 9 organizzazioni di 6 diversi Stati membri dell’Unione Europea (oltre all’Italia, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito).
Il Network vuole migliorare la cooperazione nella ricerca sulle droghe al fine di consentire decisioni politiche ben strutturate e a tale scopo ha promosso il primo bando congiunto, che sarà lanciato il prossimo 15 settembre 2015, per finanziare la ricerca transnazionale multidisciplinare per “Comprendere i percorsi del consumo di droga” .
Il contenuto di questo bando riflette i risultati di un vasto programma di lavoro volto a individuare le priorità di ricerca in materia di droghe illecite in Europa che sono state raccolte in un’Agenda di Ricerca Strategica.
Il bando incoraggia la ricerca, che consentirà una migliore comprensione dei processi focalizzando l’attenzione su come stia cambiando il consumo delle droghe.
In particolare, il bando enfatizza il collegamento tra le conoscenze che si genereranno e la loro effettiva applicazione da parte del più alto numero possibile di attori interessati. Tutti gli operatori che a vario titolo operano nel campo delle droghe (responsabili politici, forze dell’ordine, utenti e le loro famiglie, organizzazioni sanitarie) potranno beneficiare delle conoscenze che saranno rese possibili grazie a questo bando.
Il bando prevede un budget totale di oltre 4 milioni di euro messi a disposizione dalle organizzazioni finanziatrici. Il finanziamento si basa sul sistema virtuale di cassa comune in cui i Paesi finanziano i propri ricercatori nazionali in un network minimo di due (o preferibilmente tre o anche più candidati) promosso dai Paesi partecipanti.
Le domande saranno rigorosamente selezionate in base alla eccellenza scientifica e all’impatto sulla società. I potenziali Paesi partecipanti saranno: Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Svezia e Paesi Bassi.
Proposte di ricerca congiunte possono essere presentate dai candidati appartenenti a una delle seguenti categorie, secondo le norme dell’organizzazione nazionale finanziatrice per finanziare la ricerca: istituzioni scientifiche, di ricerca, tecnologia e innovazione pubblici e privati; Università; Industria attiva nella ricerca; ONG; Altre istituzioni coinvolte in attività di ricerca, a condizione che siano ammissibili al finanziamento.