L’Equity crowfounding è sempre di più un’importante opportunità per lo sviluppo delle aziende e dei professionisti. Lo afferma il documento “L’equity crowdfunding alla luce delle ultime modifiche normative e regolamentari” pubblicato dal Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Uno studio che fa luce sulle caratteristiche di questo strumento di finanziamento per le imprese analizzandone le principali caratteristiche tecniche, approfondendo gli elementi essenziali relativi alla modalità di offerta ed esaminando il quadro normativo di riferimento, partendo dalle modifiche introdotte dal D.L.179/2012 all’interno del nostro ordinamento.
Cos’è l’equity crowfounding
L’equity crowdfunding è una innovativa forma di finanziamento alle imprese, che si differenzia dai canali tradizionali di approvvigionamento di capitale di rischio, da un lato per la prevalente partecipazione di investitori non professionali e, dall’altro per il mezzo scelto, ossia il ricorso a piattaforme on line in cui si verifica l’incontro tra la domanda e l’offerta. Uno strumento, di derivazione anglosassone, in grande ascesa. Nel 2018, anno della sua definitiva consacrazione e diffusione, la raccolta complessiva ha superato i 36 milioni e il numero delle società finanziate è salito a quota 113(rispetto alle 50 dell’anno precedente). Anche la platea degli investitori è cresciuta sensibilmente, passando dai circa 3.330 del 2017 ai quasi 9500 del 2018.
Il documento, dopo una introduzione, analizza le caratteristiche delle operazioni di Equity Crowdfunding, soffermandosi sullo schema e modalità di offerta al pubblico e gli obblighi dei portali. La possibilità di raccogliere capitale di rischio tramite portali on-line è stta accompagnata fin dall’inizio nel nostro Paese dalla predisposizione di un set di tutele e di protezioni mirato a rendere l’ambiente particolarmente affidabile per gli investitori.
I dati del rapporto sull’equity crowfounding
Un altro capitolo è dedicato ai rischi e opportunità per gli emittenti: liquidità, scalabilità e caratteristiche delle imprese venture backed, necessità e ruolo del business plan e gli obblighi informativi e clausole statutarie a tutela degli investitori. Spazio poi all’approfondimento dei rischi e delle opportunità per gli investitori. Infine il capitolo conclusivo è riservato al ruolo e alle opportunità per il commercialista nelle operazioni di equity crowdfunding. Infatti sono numerosi i suoi amibiti di intervento: definizione dell’assetto dell’operazione dal punto di vista societario, pianificazione delle operazioni future, scelta della tipologia di offerta, definizione dell’importo minimo dell’investimento, redazione dei documenti informativi e dell’offerta.
Il documento completo è disponibile online sul sito della Fondazione Nazionale dei Commercialisti (www.fondazionenazionalecommercialisti.it).
Principali dati sulle operazioni di equity crowdfunding finanziate con successo
| 2018 | 2017 | 2016 | 2015 | 2014 | 2014 / 2017 |
N. campagne a buon fine | 113 | 50 | 17 | 5 | 4 | 76 |
N. Sottoscrittori | 9.444 | 3.250 | 736 | 195 | 133 | 4.314 |
Media N. sottoscrittori | 84 | 65 | 39 | 37 | 34 | 44 |
Ammontare raccolto | 36.109.000 | 11.788.000 | 4.182.909 | 1.536.991 | 1.297.000 | 18.804.900 |
Ammontare medio raccolto | 319.548 | 235.760 | 246.053 | 307.398 | 324.250 | 278.365 |
Importo medio per investitore | 3.804 | 3.627 | 5.683 | 7.882 | 9.572 | 6.691 |