Il 6 gennaio ricorre la festa dell’Epifania le cui tradizioni risalgono a 2500 anni fa. Da festa pagana che celebra l’inizio di un nuovo ciclo della natura, in concomitanza con l’inizio di un nuovo anno solare, a ricorrenza di significato religioso, che manifesta il figlio di Dio al mondo, per i bambini è il giorno della Befana, l’adorabile vecchina che, a bordo della sua scopa, porta dolci ai bambini che li meritano. In Italia la Befana si festeggia in tanti modi diversi, tutti di grande impatto visivo.
Le tradizioni dell’Epifania: le origini
La festa dell’Epifania affonda le sue tradizioni in tempi lontanissimi, nel VI secolo a.C. come festa legata ai cicli dell’agricoltura. Il nuovo anno, appena iniziato, era l’inizio di una nuova vita per la natura. Il popolo romano accolse questa festa e la inserì nel proprio calendario. Il giorno dell’Epifania cadeva dodici giorni dopo la festa del Sol invictus, che onorava il solstizio d’inverno, e celebrava la rinascita della natura grazie a Madre Natura. In questi dodici giorni, uno per ogni mese dell’anno, si credeva che una figura femminile volasse sui campi per assicurare abbondanti raccolti durante l’anno. Secondo alcuni studiosi questa figura femminile era la dea Diana, secondo altri il giorno della Befana coincideva con un’altra festa romana in onore di Giano e Strenia in cui si era soliti scambiarsi regali.
Il significato cristiano dell’Epifania
Con l’avvento della Cristianità, l’Epifania ha assunto un significato religioso. Agli inizi la festività era legata al battesimo di Gesù, poi la Chiesa ripulì questa ricorrenza dalle simbologie pagane, quindi eliminò la figura femminile, e la fece coincidere con il momento in cui Gesù si manifesta al mondo. Il nome Epifania, infatti, deriva dal greco “Epiphàneia” che significa appunto apparizione. In questo giorno, il 6 gennaio, la tradizione cristiana vuole che degli studiosi orientali, Melchiorre, Gaspare e Baldassarre, abbiano fatto visita a Gesù appena nato, e gli abbiano portato dei doni.
Le tradizioni dell’Epifania oggi
Oggi il 6 gennaio è, soprattutto per i più piccoli, il giorno della Befana. Questa vecchina gobba col naso lungo e capelli bianchi e spettinati, vestita di stracci e con le scarpe rotte che vola sulla scopa è la summa di tutte le tradizioni che si sono tramandate dai tempi antichi a oggi. Il suo aspetto sintetizza perfettamente la stagione invernale. Il suo viaggiare sulla scopa riprende l’antica credenza della dea che veglia sui campi mentre la sua assimilazione alla figura della strega deriva dalla tradizione celtica e dei paesi del nord Europa. La buona vecchina, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, si cala giù dai camini e porta dolciumi ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi. In molte città italiane si tengono grandi festeggiamenti di piazza: a Venezia si svolge la caratteristica Regata della Befana. I partecipanti sono tutti rigorosamente vestiti da Befana e gareggiano sul Canal Grande fino al Ponte di Rialto. A Roma, a piazza Navona, sono allestite, per l’occasione, numerose bancarelle e giostre. A Napoli, la Befana si cala in piazza del Plebiscito per distribuire dolci ai bambini.