Che l’epidemia mondiale da Covid 19 sia iniziata prima di quando lo abbiano dichiarato le autorità cinesi era un’ipotesi già nell’aria. Sembra che anche la sua origine nel wet market di Wuhan sia tutta da accertare. Nuove dichiarazioni di atleti, recatisi in Cina per una competizione sportiva lo scorso ottobre, hanno aggiunto, poi, nuove ipotesi su un nuovo sospetto focolaio cinese.
Epidemia mondiale Covid 19 iniziata già a ottobre?
Dal 18 al 27 ottobre 2019 si è svolta, proprio a Wuhan, la settima edizione dei Giochi Mondiali Militari. L’Italia vi ha partecipato con una delegazione formata da 200 atleti militari membri della Difesa e della Guardia di Finanza. Le discipline nelle quali si sono cimentati sono state, per citarne alcune, l’atletica leggera, il tiro con l’arco, il pentathlon militare, la scherma, il nuoto e il paracadutismo. Pochi giorni fa, Matteo Tagliarol, componente di spicco della scherma azzurra, ha dichiarato di essersi ammalato durante i giochi. Febbre e tosse per tre settimane e, al rientro in Italia, gli stessi sintomi li hanno accusati anche la compagna e il figlio. “Ci siamo ammalati tutti, 6 su 6 nell’appartamento e moltissimi anche di altre delegazioni – ha raccontato Tagliarol – Tanto che al presidio medico avevano quasi finito le scorte di medicine“.
I Giochi Mondiali Militari sono nati nel 1995 e coinvolgono gli atleti militari di tutte le nazionalità. Sono organizzati dal Conseil International du Sport Militaire (CISM, Comitato Internazionale Sport Militari) e si svolgono ogni quattro anni. La prima edizione, svoltasi a Roma, ha celebrato il 50° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e la nascita delle Nazioni Unite. Le successive si sono svolte a Zagabria, Catania, Hyderabad (India), Rio de Janeiro, Mungyeong (Corea del Sud), e l’ultima, lo scorso ottobre, appunto, a Wuhan, in Cina. La competizione ha talvolta messo sullo stesso campo di gioco atleti militari provenienti da Paese in guerra tra loro a testimoniare il suo alto valore simbolico di pace tra i popoli. L’appuntamento coreano del 2015 ha aperto le porte della competizione anche agli atleti paralimpici.
La posizione della Francia sull’inizio della pandemia
Prima di Tagliarol, un’altra atleta, la francese Elodie Clouvel, ha lanciato la stessa ipotesi. Nel corso di un’intervista in cui si parlava del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo, la pentatleta si è mostrata tranquilla rispetto al Coronavirus perché già contagiata e guarita: “Penso che con Valentin (Belaud, altro pentatleta) abbiamo già avuto il coronavirus perché eravamo a Wuhan per i Giochi Militari. Ci siamo ammalati, lui ha saltato tre giorni di allenamenti, io ho avuto problemi mai avuti prima. E quando abbiamo parlato con un medico militare, ci ha detto: penso che l’abbiate già avuto perché gran parte della delegazione si è ammalata“. Secondo il capo dipartimento radiologia dell’ospedale di Colmar, in Francia, Albert Schweitzer, i primi casi di Coronavirus in Francia si sarebbero avuti dal 16 novembre 2019. La dichiarazione è frutto di uno studio su 2.456 scanner toracici realizzati dal 1° novembre 2019 al 30 aprile 2020.
Ipotesi fantasiose o certezze?
Alle dichiarazioni degli atleti non sono seguiti accertamenti e nessuna inchiesta è partita. Al momento, dunque, a esclusione dello studio condotto nell’ospedale di Colmar, non ci sono evidenze scientifiche che collegano i Giochi militari di Wuhan 2019 a un focolaio cinese di Covid 19. Il ministero della Difesa francese ha voluto divulgare una nota per precisare la sua posizione: “Il Ministero desidera ricordare che quando i Giochi mondiali militari estivi si sono svolti dal 18 al 27 ottobre 2019, a Wuhan, in Cina, l’epidemia legata al Covid-19 non era allora nota. Il primo caso di Covid-19 è stato segnalato dalla Cina all’Oms solo il 31 dicembre, due mesi dopo la fine dell’evento“.