Gli Environmental Paper Awards 2016 WWF sono stati assegnati oggi ai brand del settore carta, che si sono maggiormente distinti per le performance ambientali, e ai produttori di carta impegnati a garantire la trasparenza dell’impronta dei propri prodotti e il costante sforzo di miglioramento delle performance.
Il WWF ha creato questa iniziativa, basata sulla metodologia “Check your Paper” , al fine di riconoscere e incoraggiare l’impegno delle aziende nel ridurre l’impronta della produzione di carta, in termini di approvvigionamento forestale, uso di acqua ed emissioni climalteranti.
Tra i destinatari del riconoscimento vi è anche il gruppo tissue Sofidel, partner del WWF dal 2008 nel Programma Climate Savers, volto alla riduzione volontaria delle emissioni di CO2 e all’adozione di strategie e tecnologie innovative.
Le categorie premiate:
- Best Environmental Performance Paper Brands, assegnato a 106 prodotti di 8 aziende quali Antalis McNaughton, Arjowiggins Graphic, LEIPA, Mondi (FinePaper), SCA (Graphic paper and Newsprint), Sofidel, Steinbeis and UPM (Graphic Paper). I vincitori avevano pubblicato sul database online di WWF le perfomance dei propri brand, con un punteggio superiore all’80% e la certificazione di terza parte indipendente.
- “Transparency” on Products´ footprint, assegnato a 5 produttori: Arjowiggins Graphic, LEIPA, Mondi (Fine Paper), SCA (Graphic Paper and Newsprint) and Steinbeis. Queste Aziende hanno pubblicato la maggior parte dei propri brand in almeno una categoria di Check Your Paper.
- “Striving For Continual Improvement”, assegnato a 13 aziende: Appleton Coated, BillerudKorsnäs, Burgo, Denmaur, Fedrigoni, Lecta, Lucart, Metsä Tissue, Mondi (Packaging), PaperWise, Rolland Enterprises, Södra Cell and Van Houtum. Queste Aziende sono state proattive nell’assessment degli impatti su foreste, acqua e clima.
Il metodo di riferimento per l’assegnazione dei riconoscimenti è quello dell’iniziativa WWF Check your Paper, creata nel 2007 per semplificare la valutazione dell’impronta ambientale connessa alla produzione della carta. Check Your Paper” si concentra sulle performance del prodotto, aggiornando inoltre un database pubblico nel quale sono rappresentati prodotti con alti standard ambientali.
Molti dei vincitori partecipano inoltre all’iniziativa Environmental Paper Company Index (EPCI), strumento sviluppato da WWF per incoraggiare il settore privato a un continuo miglioramento delle performance e dei target ambientali in questo settore produttivo. L’EPCI, che sarà nuovamente pubblicato nel 2017, riguarda il 15% del mondo carta-cartone e il 15% del mondo di produzione della polpa e si distingue da Check Your Paper poiché l’analisi non riguarda solo il prodotto ma tiene in considerazione le performance complessive dell’azienda, compresi i targets.
Le foreste costituiscono uno degli ambienti più straordinari e ricchi di vita del nostro pianeta. Questo mantello verde che ancora oggi, nonostante l’azione umana, copre il 31% della superficie terrestre, è un pilastro fondamentale degli equilibri ecologici nonché base essenziale dei processi economici, dello sviluppo e del benessere delle società umane. Proteggere le foreste è una delle azioni di grande responsabilità che vengono chieste anche al settore privato che, in ottica di sostenibilità, deve svolgere il proprio business secondo principi etici e nel rispetto delle risorse naturali, quali patrimonio delle comunità locali e della società globale.
“I prodotti polpa, carta e packaging possono essere realizzati in modo ambientalmente responsabile. Per giocare un ruolo positivo in una green economy basata su utilizzo sostenibile delle risorse rinnovabili, la produzione forestale deve essere gestita secondo i più alti standard ecologici e sociali, e l’utilizzo e riciclo dei prodotti legnosi deve diventare più efficiente”- ha dichiarato Cecilia Alcoreza WWF Global Lead on Paper and Packaging – “Incoraggiamo gli acquirenti di carta a lavorare con i propri fornitori in tutte le regioni del mondo per migliorare e premiare gli impegni socio-ambientali nella produzione”.