Inaugura giovedì 6 giugno, ore 19.00, in piazza Mattei 7/8 a Roma, la personale di Marco Bucchieri Enjoy the silence, a cura della Takeawaygallery e in collaborazione con Spazio Lavì di Sarnano e Bologna. La mostra, visibile presso Le Tartarughe Eat & Drink fino al 9 agosto, presenta l’ultimo ciclo di lavori dell’autore, oltre 20 scatti realizzati tra il 2018 e il 2019.
Marco Bucchieri è attivo sulla scena artistica fin dagli anni ’70, con una ricerca volta alla creazione di immagini fortemente “letterarie”. L’interesse per una narrazione che esplori i disagi comunicativi lo ha condotto a studiare l’alienazione proveniente dal contesto urbano attraverso foto nelle quali le linee e i colori modificano la percezione della realtà come riflesso di un progressivo isolamento esistenziale.
Dopo Le Attese Imperfette – serie condensata in racconti direttamente scritti ad inchiostro sullo scatto – in Enjoy the silence il senso di spaesamento, di isolamento e di frattura comunicativa appare come in emersione da scenari di valenza estetica più “formale”. Le figure umane sembrano assistere alla propria recita muta, nella quale i legami, le intimità, le relazioni, sentimentali o di amicizia o puramente di vicinanza, sono definite dal quadro, certamente espresso da parole e popolato da rumori e suoni (compresi quelli della natura) ma che scompaiono, come esclusi dall’utilizzo di una cuffia, lasciando un alone di silenzio. La scelta del colore e di una bassa definizione, spesso con carattere nebbioso, è originata dall’intenzione di delineare una realtà silenziosa ma in produzione di richiesta di esistenza.
Marco Bucchieri è un artista visivo e scrittore romano di nascita. Attualmente vive e lavora a Bologna. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia e all’Estero. Nel 2015 è stato selezionato dall’Accademia di Brera per una Residenza d’Artista sull’Isola Comacina (Como). Il libro “Le Attese Imperfette” (QuduLibri, 2018) comprende lavori e testi dal 2013 al 2017. Le sue foto sono in collezioni private in Italia, Inghilterra, Danimarca, USA, Turchia e Spagna, e nelle collezioni dell’Accademia di Belle Arti di Brera (MI), del MUSEF di Senigallia (AN) e della Galleria d’Arte Moderna di Cento (FE).