Il Consiglio Europeo ha adottato conclusioni sulla promozione della cooperazione europea in materia di energie offshore e di altre energie rinnovabili. Le conclusioni danno un orientamento politico alla Commissione per garantire un rapido seguito a queste conclusioni e alla strategia dell’UE per le energie rinnovabili offshore, preparando una proposta per un “quadro abilitante” a livello dell’Unione per i progetti transfrontalieri e altri pertinenti progetti nazionali in materia di energie rinnovabili, che sono di fondamentale importanza affinché l’UE diventi climaticamente neutra entro il 2050.
Le conclusioni del Consiglio accolgono con favore la strategia della Commissione come base per le discussioni su come aumentare la capacità dell’UE in materia di energie offshore e rinnovabili. Secondo il Consiglio, la diffusione delle energie rinnovabili richiede un’ulteriore integrazione del mercato interno dell’energia, attraverso una maggiore interconnettività tra gli Stati membri, soluzioni per lo sviluppo e lo stoccaggio di infrastrutture e reti. Ciò si raggiungerebbe utilizzando un maggior numero di progetti transfrontalieri, che richiedono un elevato livello di sicurezza degli investitori.
Nelle sue conclusioni il Consiglio chiede alla Commissione di presentare un “quadro abilitante” per i progetti nazionali transfrontalieri e altri pertinenti progetti nazionali in materia di energie rinnovabili. I progetti offshore transfrontalieri congiunti e ibridi, che collegano a più di uno Stato membro e combinano così la produzione, la trasmissione e il commercio di energia dell’elettricità, mirano a sostenere l’integrazione dei crescenti volumi di energia rinnovabile nel mercato europeo dell’elettricità.
Il Consiglio chiede in particolare orientamenti su come attuare progetti energetici transfrontalieri e concludere i relativi accordi bilaterali e multilaterali tra gli Stati membri, comprese analisi per un’equa distribuzione dei costi e dei benefici e un’equa ripartizione transfrontaliera dei costi. Il Consiglio chiede inoltre alla Commissione di presentare una proposta per un uso migliore e più efficace dei fondi ue esistenti mediante i principali strumenti di finanziamento dell’UE e di elaborare orientamenti su come rafforzare il coordinamento e la cooperazione tra gli Stati membri in materia di pianificazione dello spazio marittimo, pianificazione della rete e norme tecniche.
Per quanto riguarda gli accordi del mercato dell’elettricità dell’UE per i progetti ibridi di energia offshore, il Consiglio chiede un’analisi approfondita su come adattare le pertinenti disposizioni della legislazione dell’UE per consentire la rapida realizzazione di tali progetti, garantendo nel contempo sia il funzionamento del mercato interno che condizioni adeguate per la produzione e l’integrazione dell’elettricità.
Il Consiglio riconosce che il sostegno alla ricerca, all’innovazione e alla dimostrazione, nonché lo sviluppo della catena di approvvigionamento sono fondamentali per ridurre i costi della diffusione delle energie rinnovabili e delle tecnologie correlate. Il Consiglio chiede alla Commissione una proposta per un uso migliore e più efficace dei fondi dell’UE per i progetti transfrontalieri e nazionali in materia di energie rinnovabili, in particolare il meccanismo di finanziamento delle energie rinnovabili del piano europeo di ripresa.
Il Consiglio ritiene inoltre necessario rivedere il quadro degli aiuti di Stato per sostenere meglio la diffusione delle energie rinnovabili, garantire la certezza degli investitori e la ricerca, l’innovazione e i progetti dimostrativi su larga scala di tecnologie emergenti e innovative.
Le conclusioni affrontano un’ampia gamma di tecnologie che vanno dall’energia eolica e solare offshore fissa e galleggiante al marea, all’energia geotermica e alla biomassa. Gli Stati membri convengono che, attingendo a una catena di approvvigionamento paneuropea, queste tecnologie possono creare opportunità commerciali per l’industria europea e contribuire all’integrazione del mercato interno dell’energia e, in ultima analisi, aiutare l’UE a raggiungere le sue ambizioni in materia di clima e decarbonizzazione per il 2050.