A Castellarte, dal 30 luglio al 1° agosto tre notti di festa con artisti internazionali, mostre, installazioni, artigianato ed enogastronomia. Debutta lo S-collegato, il primo “dj-set fotovoltaico” al mondo
“Energicamente” è il titolo della XVII edizione di “Castellarte Festival Internazionale di Artisti in Strada”, che si svolgerà il 30, 31 e 1° agosto a Capocastello, borgo medievale di Mercogliano e che, quest’anno, è dedicata alle energie rinnovabili. Il più importante buskers festival del centro-sud, con oltre 50.000 presenze per edizione, tiene quest’anno a battesimo lo “S.collegato”, il primo “dj set fotovoltaico” realizzato al mondo. Progettato dal designer irpino Fabio Pirone in collaborazione con Avproject, lo “S.collegato” sarà in grado di raccogliere ed accumulare l’energia solare con un pannello fotovoltaico per trasformarla in “energia danzante”, grazie alla reazione “chimica” con il beat anni ’60 di Vinyl Giampy che, per primo, si scatenerà dietro a questa originalissima consolle. Quattordici le performance artistiche in programma a Castellarte, equamente ripartite tra arte circense, musica e teatro. Ad ospitarle i vicoletti e le piazzette inerpicate di Capocastello che, per tre notti, diventa il magico palcoscenico sul quale si esibisce l’artista ma anche il pubblico, sempre chiamato a farsi coinvolgere e sempre felice di diventare, per qualche minuto, artista di strada. Per l’arte circense e il teatro si esibiranno i belgi “Piano C” vincitori del premio “Cantieri di strada 2010” della FNAS Federazione Nazionale Artisti di Strada nella cui giuria sono presenti tutti i maggiori buskers festival italiani, il loro spettacolo è ispirato al riciclo dei rifiuti. E’ italo-argentino il “Duo Acrobat” con le sue affascinanti acrobazie aeree; il francese naturalizzato inglese Benjamin Delmas, meglio noto come “Big Ben”, ironizzerà con la sua bizzarra clownerie sulle differenze tra questi due popoli; il clown-acrobata tedesco Peter Weyel torna a Castellarte per coinvolgere nuovamente il pubblico in esilaranti performance che spesso si concludono “in mutande”; i brasiliani Trukitrek metteranno in scena la bizzarra storia dell’Hotel Crab, veri burattini viventi hanno vinto il premio come “Miglior spettacolo” al World Puppet Festival di Praga e del Wander Theater Festival di Radebeul (Germania); tra danza e teatro lo spettacolo dei bolognesi delle “Officine Duende” che si dedicano con particolare attenzione agli spettacoli per bambini ed alla contaminazione tra generi. Straordinariamente interessante l’offerta musicale di Castellarte che ospita l’unica data nel centro-sud di “Son of Dave” al secolo Benjamin Darvill, già armonicista e mandolinista dei canadesi “Crash test dummies”, primi in classifica in tutto il mondo nel 1993 con la celeberrima “Mmm Mmm Mmm Mmm”. Il suo ultimo album è stato prodotto da Steve Albini, leggendaria figura del rock alternativo e il suo stile bizzarro e contaminato è stato definito dalla critica tale da far “sembrare Beck noioso”. Per gli amanti delle sonorità etniche e gitane tornano a Castellarte gli “Opa Cupa” di Cesare Dell’Anna la cui tromba è capace di generare una sarabanda affascinante tra suoni del Salento, melodie bosniache e improvvisazioni jazz. Vocati al divertimento più scatenato i partenopei “Starfunky” con il loro repertorio funky-dance che spazia dagli anni ’80 ad oggi e la marching-band “Mo’ better band” che fonde la classica banda italiana con l’energia della musica americana e le loro scanzonate trasformazioni del jazz classico. Per chi avesse voglia di vedere all’opera un jukebox umano, arriva il contrabbassista Luigi Lullo Mosso che nel suo show esaudisce le richieste del pubblico con il suo virtuosismo musicale e tanto divertimento; agli amanti della Summer of love è dedicato lo spettacolo di “The Rose” la cover-band fiorentina che ripropone filologicamente il repertorio di Janis Joplin, la leggendaria regina texana del blues bianco dall’inconfondibile voce ruggente. Per gli amanti del beat anni ’60 si esibiranno “Tony Borlotti e i suoi Flauers” con un repertorio fresco e ribelle e Vinyl Giampy, il dj “vinilico” irpino ormai di casa nei maggiori club italiani ed internazionali. Sarà proprio quest’ultimo ad arroventare il pubblico con il beat anni ’60, che sarà sparato fuori dagli amplificatori grazie alla potenza dell’energia solare; il pubblico di Castellarte sarà , perciò, il primo al mondo a divertirsi insostenibilmente ma in maniera sostenibile! Geniale la trovata del designer Fabio Pirone che, utilizzando un carrello da rimorchio ed un pannello fotovoltaico prodotto dall’azienda irpina Av Project, ha creato una stazione multimediale e polifunzionale facilemente trasrprtabile ed energeticamente indipendente, dalle infinite possibilità di impiego. Ricchissima anche la parte relativa alle mostre ed installazioni che ospiterà i vincitori del concorso “Sc-arti in mostra” organizzato dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Avellino; “Invasioni di scarti” è invece il nome delle installazioni realizzate con materiali di riciclo dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli; “Creuse” è il laboratorio di design, scenografia ed arredamento dedicato alla reinterpretazione dei materiali di scarto; “L’arte del pensiero” è una sorprendente serie di allestimenti che, nei luoghi più riparati dal clamore della festa, vuole offrire oggetti ed istallazioni in un percorso allegorico che invita a “rallentare” nella corsa della vita per ritagliarsi spazi di contemplazione. Una nutrita serie di artigiani “in strada” ed “in bottega” è, da sempre, una caratteristica di Castellarte che non dimentica di esaltare, anche in questo modo, le eccellenze produttive del territorio. L’enogastronomia di qualità è l’altro punto di forza del Festival che, anche quest’anno, si avvale della preziosa collaborazione dei fratelli Emilio e Federico Grieco sacerdoti di quel tempio dei gourmet campani che è l’Osteria dei Santi. Nel ristorante di Castellarte, perciò, allestiranno una serie di delizie per il palato realizzate con ingredienti di prima qualità e tutti rigorosamente provenienti dal territorio. In aggiunta vi sono le altre “Aree del gusto” che, con due bracerie, una taverna e la bottega delle “pizzelle fritte” sapranno accontentare ogni tipo di gusto e costituire il giusto completamente conviviale alla magia di queste tre notti a Capocastello.
Â
Â