Cosa si intende per energia nucleare pulita? L’interrogativo torna a essere di grande interesse dopo il lancio, da parte del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, della “Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile”.
La Piattaforma nazionale per il nucleare sostenibile
Il prossimo 21 settembre si terrà la prima riunione della “Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile”. Nel progetto di Pichetto Fratin, la piattaforma sarà il luogo di incontro e di raccordo tra tutti gli attori che operano nell’ambito dell’energia nucleare, della sicurezza e radioprotezione, dei rifiuti radioattivi. Svilupperà inoltre corsi di alta formazione universitaria con corsi di laurea, laurea magistrale, e dottorati di ricerca. Svolgerà un ruolo fondamentale nella cooperazione a livello europeo e nel coordinamento di progetti e attività che coinvolgeranno Università ed enti di ricerca. Sarà coordinata dal MASE con il supporto di RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) e di Enea.
L’Italia, l’Europa e il nucleare
Quella tra l’Italia e il nucleare è una storia piuttosto travagliata. Una sorta di minuetto in cui a un passo in avanti segue sempre un passo indietro. I veti stranieri non hanno mai impedito all’Italia di seguire i suoi progetti in materia ma le preoccupazioni legate a una tecnologia difficile da gestire non l’hanno mai portata a sviluppare programmi seri. Il referendum del 1987 sembrava aver chiuso definitivamente il capitolo.
L’Unione europea, dal canto suo, ha inserito l’energia nucleare nell’elenco delle attività economiche sostenibili e, di conseguenza, finanziabili nell’ambito dei progetti green. Una decisione presa all’interno di un dibattito che vede contrapposti quanti considerano il nucleare una fonte di energia sostenibile ma non rinnovabile e quanti vedono nel nucleare di quarta generazione una possibilità concreta di sviluppo. Cos’è il nucleare di quarta generazione?
Energia nucleare pulita: cosa si intende per nucleare di quarta generazione?
Quando si parla di energia nucleare si fa riferimento a una tecnologia in continua evoluzione nel tempo. La prima generazione era quella delle prime centrali che oggi non esistono più. Quelle che vediamo oggi appartengono per lo più alla seconda generazione e pochissime alla terza.
La quarta generazione è fondamentalmente un progetto con obiettivi ben delineati:
- utilizzare il combustibile in modo più efficiente
- ridurre la produzione di scorie e la loro durata
- abbassare i costi di gestione e il livello di rischio finanziario
- alzare ulteriormente il livello di sicurezza nei casi di incidenti gravi
- abbassare al minimo i rischi dovuti alla proliferazione nucleare.
Molti analisti contrari alla tecnologia nucleare eccepiscono che l’uranio, a differenza del sole e del vento, non è una fonte di combustibile rinnovabile poiché tende a esaurirsi. Tuttavia ottimizzando i processi di produzione energetica si può prevedere che le scorte disponibili siano utilizzabili ancora per molti anni dalle future generazioni. Un dettaglio, questo, importante nella valutazione ambientale. Stando alle analisi degli esperti dovremmo vedere un impianto di quarta generazione a partire dal 2030.
In copertina foto di David ROUMANET da Pixabay