I gas ad effetto serra prodotti dall’uomo sono in gran parte responsabili del riscaldamento del pianeta e dei cambiamenti climatici.
La decisione relativa alla costituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato in sede U.E. costituisce un passo importante nella lotta contro i cambiamenti climatici e spiana la strada in vista della riforma del sistema per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra dell’UE (ETS).
Cos’è il sistema ETS dell’UE?
L’obiettivo del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS dell’UE) è di ridurre le emissioni di gas serra in modo economicamente efficiente.
Il sistema ETS dell’UE si basa sul cosiddetto approccio “limitazione e scambio”: ogni anno l’UE fissa un limite per le emissioni complessive delle centrali elettriche, industrie ad alta intensità energetica e compagnie aeree commerciali contemplate dal sistema.
Entro tale limite, le imprese possono acquistare e vendere quote di emissione a seconda delle esigenze. Ciascuna quota conferisce al titolare il diritto di emettere una tonnellata di CO2, il principale gas serra, o il quantitativo equivalente di altri gas serra.
Tra il 2013 e il 2020, il limite è ridotto annualmente dell’1,74% e, a partire dal 2021, del 2,2%; ciò riflette il nuovo obiettivo dell’UE per il 2030 in materia di riduzione delle emissioni di gas serra.
Nel complesso l’UE ETS copre circa il 45% delle emissioni totali di gas serra nei 28 paesi dell’UE.
Perché occorre una riserva stabilizzatrice del mercato?
Dal 2009, in parte a causa della crisi economica, si è accumulata nel sistema un’eccedenza di quote di emissione — pari a circa 2,1 miliardi di quote nel 2013 — e ciò ha ridotto notevolmente il prezzo del carbonio. Inoltre, si prevede che l’eccedenza strutturale rimarrà nel sistema fino al 2020 e oltre.
Per correggere l’attuale squilibrio di mercato ed evitare problemi analoghi in futuro, la decisione propone di ritirare automaticamente dal mercato una percentuale di quote ETS e di integrarle in una riserva se il numero totale di quote supera una determinata soglia. Nel caso contrario, le quote sarebbero reimmesse sul mercato.
Conclusioni
Per quanto riguarda il sistema ETS, il Consiglio europeo ha dichiarato che un sistema di scambio di quote di emissione riformato ben funzionante, con uno strumento di stabilizzazione del mercato, sarà il principale strumento europeo per raggiungere tale obiettivo; ha inoltre fornito ulteriori orientamenti, tra l’altro sull’assegnazione gratuita di quote e sul mantenimento delle misure in vigore dopo il 2020, per scongiurare rischi di rilocalizzazione delle emissioni di CO2.