(Adnkronos) – C’è anche Emis Killa tra le persone perquisite nell’inchiesta sulle attività illegali di esponenti della curva dell’Inter e del Milan. Il rapper, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli e noto tifoso rossonero, non è indagato. La misura della perquisizione è stata adottata, da quanto si apprende, per i suoi legami con il capo ultrà rossonero Luca Lucci, uno dei 19 ultrà finiti in manette.
Con Lucci, secondo gli atti dell’inchiesta, ha avuto contatti anche Fedez. Il 26 ottobre 2023 il rapper – estraneo ai fatti – chiede l’intervento di Lucci “per avere la possibilità di somministrare la bevanda a marchio ‘Boem’ (bevanda sponsorizzata da Fedez e Lazza)” all’interno dello stadio Meazza in occasione degli eventi calcistici. Lucci si dice non soltanto disponibile a intercedere sul fronte rossonero, ma anche su quello nerazzurro. A Lucci, a dicembre, Fedez si rivolge per avere indicazione di una persona fidata “che potesse occuparsi della sicurezza sua e della sua famiglia”.
Quindi, in un incontro a cena del 2 gennaio scorso, si iniziano a “tessere preliminari accordi in ordine all’acquisizione, in società tra di loro”, del noto locale ‘Old Fashion’, e in una telefonata di due giorni dopo Fedez torna sull’argomento. L’affare non si concretizza. “Le numerose proposte di gestione” del locale ‘Old Fashion’ “non sono mai state prese in considerazione”, precisa oggi in una nota la Triennale di Milano.
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