A vergogna si aggiunge vergogna; le istituzioni locali e nazionali non hanno capacità e forza di spezzare la catena infinita di crisi e risoluzioni miracolose. L’unica politica che si mette in atto è quella di nascondere tutto sotto lo zerbino di turno, in barba alla gente che non ne può più
“Ci hanno lasciato nel caos, non sappiamo dove andare a scaricare, non c’é nessuno che decida”. Così il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, in un’intervista a “La Repubblica” descrive la situazione dei rifiuti nel capoluogo campano.
“Il compito della Protezione civile é esaurito. Sono venuto per affiancare gli enti locali e cercare di trovare una soluzione per la vicenda di Cava Vitiello su cui la soluzione é stata trovata”. Così Guido Bertolaso che passa le consegne alle autorità campane e napoletane sulla questione rifiuti. Per il capo della Protezione civile resta il concetto che l’emergenza globale sia finita. “Dal primo gennaio scorso la responsabilità é passata agli enti locali.
Ciascuno, secondo le proprie competenze “si assuma le proprie responsabilità . Se così fosse stato non si sarebbe arrivati a questo punto”.
E sull’Asia(azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo campano)? “Certo che abbiamo pensato alla possibilità di commissariarla. Purtroppo si tratta di una partecipata del Comune di Napoli, che rientra totalmente nelle competenze del Comune”. “Da questo punto di vista non possiamo fare nulla – aggiunge – bisogna convivere con l’Asia”.
“Fino a una settimana fa – spiega Iervolino – l’unico capro espiatorio era la nostra azienda Asia; ora non è più così. Non si capisce bene, perché cambiano ogni giorno”.
In merito all’annuncio del premier di ripulire la citta’ dai rifiuti entro tre giorni, il primo cittadino dice: “Basta guardarsi intorno. Verificheremo nei prossimi giorni, ma per ora non vedo una soluzione a portata di mano”.
Morale della favola? L’immondizia scomparirà per qualche giorno (giusto il tempo di non smentire totalmente il plenipotenziario Bertolaso) dalle strade per poi farvi immediatamente ritorno sulla base dell’ultima e citata ‘candida’ ammissione del Sindaco. Non c’è una soluzione allo stato attuale.
Se il sistema non cambia (e non cambierà per precisa volonta politica/economica)passando dalla semplice raccolta e smaltimento dei rifiuti nei vari buchi disseminati sul territorio (discariche) al virtuoso cilo industriale dei rifiuti il destino è questa ciclicità di crisi e superman risolutori, lotte e contestazioni e la solita guerra fra poveri.
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