Le dimore storiche e ville italiane, che insieme costituiscono un patrimonio artistico e culturale unico al mondo, sono a rischio estinzione. E per questo è necessario un piano nazionale di rilancio, per un nuovo turismo, capace di mettere al centro un patrimonio che tutto il mondo ci invidia.
La conservazione, la valorizzazione e la gestione di decine di migliaia di dimore storiche pubbliche e private fanno parte di un patrimonio storico culturale che non ha eguali al mondo ed è una delle principali risorse per il nostro Paese.
Queste ville private di ragguardevole valore artistico e culturale, essendo immobili gravati da oneri di gestione e manutenzione molto elevati soffrono questa pandemia per mancanza totale di ricavi rischiando così l’abbandono con il conseguente degrado.
Un problema nazionale quelle delle dimore storiche che si ripercuote con vigore anche a Nordest, terra ad alta concentrazione di Ville Venete e Palazzi che caratterizzano soprattutto i piccoli centri ed il paesaggio.
Secondo i dati della Fondazione Visentini i visitatori di ville e palazzi di proprietà privata in Veneto nel 2019 hanno generato 17.8 milioni di ingressi a fronte di 106.8 milioni di euro di fatturato.
Trattasi di numeri che ad oggi non esistono più in quanto spazzati via dalla pandemia, un problema del Veneto ma anche di preoccupante rilevanza nazionale.
Ed è in questo panorama storico sociale che ci si sta adoperando per la promozione turistica di dimore che tutelano il patrimonio storico artistico.
Immaginando un nuovo modo di scoprire le strutture di interesse storico in Italia TBA Holidays, che si differenzia per qualità dai tour operator “discount” internazionali, nel suo itinerario ha visitato una delle più illustre ville venete “Villa Valmarana ai Nani”, collocata in un poetico e bucolico belvedere alle porte di Vicenza e a tutt’oggi abitata dalla nobile famiglia Valmarana.
Con piacevole spirito di accoglienza il proprietario sig. Giulio Vallortigara Conte di Valmarana, uno dei discendenti della nobile famiglia, che si occupa personalmente della gestione e salvaguardia della Villa ha introdotto TBA Holidays nell’affascinante storia della sua antica dimora museo.
Giulio Vallortigara si definisce “custode del bene” avendo l’importante responsabilità di tutelare un patrimonio storico artistico da 300 anni di proprietà della famiglia. Tale casa museo, che dista 1 km dal centro storico di Vicenza gode con la foresteria di oltre 800 metri quadrati di affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, è a disposizione della collettività e visitabile tutti i giorni dell’anno.
Fin dall’antichità fu polo di attrazione e meta di artisti, letterati, semplici amanti dell’arte, anche Goethe ne parla nel suo diario del viaggio in Italia. Ora la casa museo è visitata da oltre 30.000 persone all’anno provenienti da tutto il mondo
La villa fu costruita nel 1669 e successivamente acquistata dall’antenato Giustino Conte di Valmarana nel 1715. Deve il suo nome alle statue del giardino figure che rappresentano dei nani.
Nel settecento la committenza fu fondamentalmente privata, interessata soprattutto ad esaltare le origini e la fama della casata della quale faceva parte e
Tiepolo fu un vero e proprio maestro di questo tipo di iconografia celebrativa.
Le stanze sono quelle, molto più raccolte, di una villa di campagna, in cui la famiglia passa le sue vacanze: i suoi affreschi, dipinti ad altezza d’uomo, entreranno quasi a far parte della loro vita quotidiana si tratta di una pittura lieve fatta di tinte luminose, azzurre, ocra, rosate, di ombre colorate e di leggeri chiaroscuri, con il colore freddo del cielo che esalta, per contrasto, quello più caldo delle vesti. Fino a dare l’idea della luce di un eterno mattino.
All’interno della palazzina
Il committente, Giustino Valmarana, uomo di lettere e appassionato di teatro, a suo tempo scelse i soggetti rappresentati dal Tiepolo: al piano nobile le scene d’amore tratte dai poemi più noti, una per ogni sala, ben si confanno al gusto di una nobiltà di provincia, che sapeva vivere il lusso con garbo e misura.
Lo spettatore di turno quindi intraprende un viaggio verso una visione del mondo mitologica, gli affreschi delle 5 sale della palazzina possono essere definite tra le più significative opere di Giambattista Tiepolo.