(Adnkronos) – Scordatevi l’Ohio, quest’anno è il Nebraska lo stato che può determinare l’elezione presidenziale. Ovviamente per un cavillo dell’intricato sistema elettorale statunitense. Jim Pillen, il governatore repubblicano dello Stato (1,8 milioni di abitanti) sostiene una proposta di legge che toglierebbe un voto elettorale cruciale per i democratici.
Esiste infatti una legge del 1991 che assegna due grandi elettori al vincitore dello Stato e uno per ciascuno dei suoi distretti congressuali. Nelle elezioni del 2008 e del 2020, il secondo distretto di Omaha (città principale del Nebraska nota soprattutto per il suo cittadino più ricco, Warren Buffett) ha votato democratico. Kirk ha scritto che mantenere questa legge “dà inutilmente forza ai nemici politici”, e dopo poche ore il governatore Pillen ha dichiarato di essere favorevole a trasformare lo Stato in un sistema “winner take all”, ovvero in cui chi riceve il 50%+1 dei voti si prende tutti i grandi elettori.
Qual è lo scenario in cui il Nebraska diventa cruciale? Lo spiega “Semafor”: se Biden perdesse solo l’Arizona, la Georgia e il Nevada rispetto agli Stati vinti nel 2020, avrebbe comunque la maggioranza dei grandi elettori (270-268) grazie al secondo distretto di Omaha. I democratici, che nel Senato statale hanno solo un terzo dei voti, sperano ancora di riuscire a bloccare proposta di legge.
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