Il risultato della notte elettorale vede il centrodestra (con in testa Fratelli d’Italia) conquistare una netta maggioranza sia alla Camera dei Deputati che al Senato. Dopo le elezioni politiche 2022, quindi, come sarà composto il nuovo parlamento?
Elezioni politiche 2022: considerazioni preliminari
Questa tornata elettorale porta due novità che si sono andate (e si andranno) a ripercuotere sulla composizione delle due camere parlamentari italiane:
- La platea dei votanti: per la prima volta, infatti, non c’è stata la differenza per età sia per il Senato che per la Camera dei Deputati. Infatti, tutti gli aventi diritto al voto (dai 18 anni in su) hanno potuto votare per entrambe le camere. Differenza netta rispetto alle politiche del 2018 dove ancora vigeva la regola che per il Senato potevano votare solo coloro i quali avevano compiuto i 25 anni di età
- Il taglio dei parlamentari: la nuova legislazione (e le nuove camere) sarà la prima con l’effettivo taglio del numero dei parlamentari. Il Senato sarà comporto da 200 poltrone mentre la Camera dei Deputati da 400.
Come sarà composto il nuovo Senato?
Dopo la tornata elettorale è tempo, quindi, di dare uno sguardo a quello che sarà il futuro Senato. La vittoria del Centrodestra permette alla coalizione Meloni-Salvini-Berlusconi di avere una comoda maggioranza. Dei 200 posti a disposizione, infatti, la disposizione sarà (in attesa di come il proporzionale distribuirà i restanti seggi) questa:
- 113-126 alla coalizione di centrodestra tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia (Noi Moderati, quarto partito della coalizione, non superato la quota di sbarramento fissata all’1%)
- 24-36 alla centrosinistra tra PD, Verdi e +Europa (Impegno Civico di Luigi Di Maio si è fermato allo 0,6% quindi non supera la quota di sbarramento)
- 21-23 al Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte
- 6-12 ad Azione-Italia Viva di Calenda e Renzi
- 3-5 ad altre liste che accedono grazie alle vittorie nei collegi uninominali
Collegi uninominali al Senato: chi ha vinto e chi ha perso?
Proprio i collegi uninominali hanno dato le sorprese maggiori. Una vittoria netta per il centrodestra che si è trasportata su tutto il territorio nazionale. Solo il Movimento 5 Stelle al Sud è riuscita a “strappare” l’egemonia nei voti per la colazione di centrodestra.
Andando più nel dettaglio, il centrodestra segna importanti vittorie in Basilicata dove la ormai ex presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati conquista il seggio di Potenza. La Lombardia, come da pronostico, è terreno fertile per il centrodestra che si “accaparra” praticamente tutti i collegi. Nella regione lombarda si registrano, infatti, le conferme di Daniela Santanché, Gian Marco Centinaio, Stefano Borghesi ed Ignazio La Russa. Anche nel Lazio si registra la conferma a senatore di Claudio Durigon che a Viterbo ha la meglio su Alessandro Mazzoli del centrosinistra. Inoltre, entra al Senato il presidente della Lazio Claudio Lotito che in Molise vince il suo collegio dove era il candidato di centrodestra. Torna al Senato anche Silvio Berlusconi trionfante nel collegio di Monza.
Il centrosinistra per i collegi uninominali del Senato rimane praticamente a bocca asciutta. Dei 67 collegi a disposizione solo cinque sono stati vinti da candidati della coalizione guidata dal PD. Antonio Misiani è l’unico candidato di centrosinistra a vincere in Lombardia. Altre due vittorie arrivano prima a Firenze con Ilaria Cucchi che viene eletta senatrice conquistando il suo collegio toscano poi con Pier Ferdinando Casini che a Bologna batte Vittorio Sgarbi del centrodestra. Una grande sconfitta arriva nel collegio di Lazio 2 dove la candidata Emma Bonino non batte la candidata del centrodestra Lavinia Mennuni (nello stesso collegio era candidato anche il leader di Azione, Carlo Calenda arrivato poi terzo)
Il Movimento 5 Stelle, invece, conquista 4 collegi e tutti in Campania. Maria Domenica Castellone a Giugliano, Raffaele De Rosa ad Acerra, Ada Lopreiato a Fuorigrotta ed Orfeo Mazzella a Torre del Greco sono i quattro pentastellati vincenti alle urne nei loro rispettivi collegi uninominali.
Risultato “fuori dagli schemi” al collegio uninominale di Messina dove Dafne Musolino del partito Sud chiama Nord vince con poco meno di duemila voti di scarto rispetto alla candidata di centrodestra Carmela Bucalo.
Come sarà composto la nuova Camera dei Deputati dopo le elezioni politiche 2022?
Dal nuovo Senato passiamo alla nuova Camera dei Deputati. Quattrocento posti a disposizione suddivisi in questa maniera:
- 232-252 al centrodestra
- 77-97 al centrosinistra
- 40-54 al Movimento Cinque Stelle
- 15-25 ad Azione-Italia Viva
- 3-5 alle altre liste entrati tramite i collegi uninominali
Partiamo dal centrodestra dove oltre 100 i collegi uninominali vinti. Vittoria per Giorgia Meloni nel collegio della Camera de L’Aquila. Contro di lei il centrosinistra schierava Rita Innocenzi. Importanti vittorie si registrano su tutto il territorio nazionale.
Nonostante il deludente risultato del voto, ci sono state vittorie del centrosinistra in due dei tre collegi milanesi della Camera: Benedetto Della Vedova ha battuto Giulio Tremonti, Bruno Tabacci ha superato Andrea Mandelli. Gli altri collegi uninominali assegnati al centrosinistra alla Camera sono quelli di Genova Centro-Est (l’unico in Liguria, è stato eletto Luca Pastorino), di Bologna, Reggio Emilia, Carpi e Imola in Emilia, di Firenze e Scandicci in Toscana. Sono arrivate delle vittorie anche per Paolo Ciani e Roberto Morassut nei Municipi I e VII di Roma.
Alla Camera il Movimento si è imposto anche nel collegio di Foggia (Marco Pellegrini), a Palermo (Davide Aiello) e a Cosenza (Anna Laura Orrico). A Palermo, per quel che riguarda il Senato, Dolores Bevilacqua ha vinto contro Mario Barbuto della destra.
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