Elezioni legislative Francia: se in Italia abbiamo avuto l’election day dedicato ai referendum sulla giustizia ed alle amministrative in diversi comuni, anche in Francia si è andati alle urne per eleggere i deputati dell’Assemblea Nazionale. A vincere, però, è stato l’astensionismo.
Elezioni legislative Francia, cosa sono?
Paese che vai, sistema elettorale che trovi. Prima di parlare dei risultati di questo primo turno di elezioni legislative in Francia è bene chiarire in che modo i francesi eleggono i propri rappresentanti. Prima di tutto il parlamento francese è un organo con struttura bicamerale formato da:
- Assemblea Nazionale
- Senato
Proprio l’Assemblea Nazionale è la “più importante” per il governo che in questa camera, infatti, deve avere la maggioranza assoluta. Le elezioni legislative, quindi, hanno il compito di eleggere i deputati che formano questa importante camera. L’Assemblea Nazionale è formata da 577 membri noti col nome, appunto, di deputati ed eletti in un collegio elettorale uninominale a doppio turno, con la questa distribuzione:
- 555 dalla Francia metropolitana
- 15 dalle Province d’Oltremare (Guyana francese, Guadalupa, Martinica, Riunione)
- 2 dagli Enti territoriali d’Oltremare (Mayotte, Saint-Pierre e Miquelon)
- 5 dai Territori d’Oltremare (Nuova Caledonia, Polinesia francese, Wallis e Futuna)
I risultati delle elezioni legislative francesi
Un testa a testa tra Nupes ed Ensable. Questo il dato più importante che emerge allo spoglio dei voti di questo primo turno di elezioni legislative. Un “risultato” prevedibile alla vigilia dove la coalizione di sinistra guidata da Mélenchon si è scontrata con quella di destra del presidente francese Macron. Un risultato che segna, soprattutto, il ritorno della sinistra nelle “grazie” degli elettori francesi. La coalizione guidata da Mélenchon si attesta al 25,6% dei voti mentre la coalizione della maggioranza presidenziale Ensemble! chiude questo primo turno con il 25,75% dei voti.
Circa 20mila voti separano le due coalizioni. Macron mantiene una maggioranza ma (in attesa dei ballottaggi) fin troppo labile e fragile. L’Assemblea Nazionale è la camera fondamentale per l’approvazione delle leggi e senza una chiara ed assoluta maggioranza, il presidente francese dovrà (per forza di cose) scendere ad accordi con la maggioranza opposta a lui. Una situazione che la coalizione di destra non vuole vedersi realizzare.
Il vero vincitore: l’astensionismo
Se la sinistra francese potremmo definirla come la sorpresa degli scrutini, il titolo di vero vincitore delle elezioni legislative francesi 2022 va all’astensionismo. Con una percentuale del 52,49% si è andati, purtroppo, a superare il ben poco felice dato delle precedenti legislative del 2017 che si erano fermati al “solo” 52,49%.
Questa maggioranza di elettori che ha deciso di non andare a votare è sintomo di una situazione poco felice in Francia. Per praticamente 1 francese su 2 non c’è alcun candidato politico che lo rappresenti. Insomma, la mancanza di fiducia della popolazione francese verso la propria classe politica è indubbia.
Questo sarà l’arduo compito delle coalizioni che sono riuscite ad arrivare ai ballottaggi. Proprio da chi non è andato a votare possono arrivare le preferenze utili per l’elezione a deputato. Un atto di “convincimento” che non deve essere finalizzato al solo ottenimento della preferenza.
Foto di Ulrike Leone da Pixabay