Al ballottaggio per le elezioni presidenziali in Turchia a vincere è stato il presidente uscente Erdogan che si è assicurato dal suo popolo il mandato per governare la Turchia fino al 2028. Al ballottaggio si sfidavano il candidato dei maggiori partiti di opposizione, Kemal Kilicdaroglu, e, appunto, il presidente uscente, Recep Tayyip Erdogan. La differenza tra i due si è assottigliata progressivamente ma alla fine la conferma alla presidenza è arrivata con il 52,1% dei voti.
Le parole di Erdogan dopo la rielezione
«La nostra gente ci ha dato fiducia ancora una volta. Solo la Turchia ha vinto oggi», ha detto Erdogan parlando davanti alla folla di elettori che l’ha acclamato a gran voce. Il rieletto presiente turco, infine, non ha risparmiat un attaco diretto ai diritti Lgbt: «Nella nostra cultura la famiglia è sacra, strangoleremo chiunque osi toccarla».
Elezioni in Turchia, com’è andato il primo turno?
Recep Tayyip Erdogan, era lui l’uomo da battere nelle elezioni turche del 14 Maggio scorso. Dopo essere stato primo ministro turco per circa 20 anni, Erdogan nel 2014 assume il ruolo di presidente della Turchia diventandone l’uomo simbolo nel bene e nel male. Quasi 10 anni di presidenza dove Erdogan ha dovuto affrontare scossoni politici interni, un tentato colpo di stato, le conseguenze di un devastante terremoto e le accuse sempre più forti di violazioni dei diritti umani.
Non è, quindi, un mistero che queste elezioni hanno assunto il sapore di “momento della verità” per la Turchia che ha dovuto scegliere se rimanere fedele ad Erdogan oppure cambiare e scegliere l’opposizione. Alternativa che porta il nome di Kemal Kılıçdaroğlu, capo dell’opposizione e leader del Partito Popolare Repubblicano. I due si sono affrontati in una durissima campagna elettorale dove Kılıçdaroğlu ha accusato il rivale di aver fallito in economia e soprattutto nel contrastare l’inflazione. Accuse prontamente respinte al mittente da Erdogan che ha dovuto sovvertire anche i sondaggi che lo vedevano sfavorito.
Il primo turno, infatti, si è concluso con un nulla di fatto ma con qualche sorpresa. Il presidente uscente si è fermato al 49,2% di preferenze mentre Kılıçdaroğlu si è attestato sul 45%. Primo round che, quindi, è andato a Erdogan nella sorpresa generale visti i sondaggi realizzati poco prima del voto. Una situazione che ha fatto storcere il naso a Kılıçdaroğlu che non ha preso nell’accusare Erdogan di brogli elettorali.
Ago della bilancia
Dal punto di vista puramente politico, le posizioni di Sinan Ogan sono più vicine a quelle di Erdogan, in particolare quando si tratta di affrontare la famosa e spinosa questione curda. Del resto, Ogan proviene dall’Mhp, il movimento nazionalista che sostiene l’attuale presidente. Questa, però, potrebbe essere un’arma a doppio taglio visto che proprio i dissapori con il vecchio partito potrebbero spingere Ogan a darsi il classico “pizzicotto sulla pancia” per dare indicazioni di voto ai suoi verso il leader dell’opposizione Kilicdaroglu.