Una lunga campagna elettorale vede Emmanuel Macron vincere le elezioni in Francia. Il candidato della destraa francese è nuovamente presidente della Repubblica Francese avendo ragione al ballottaggio di Marine Le Pen.
Elezioni: la Francia rielegge al ballottaggio Macron
Voglio ringraziare tutti gli uomini e le donne francesi che hanno riposto la loro fiducia in me per realizzare il nostro progetto per una Francia più indipendente e più forte, per garantire che i progetti vengano realizzati e per rendere la Francia una grande nazione ecologica
Con queste parole Macron celebra la sua seconda vittoria alle elezioni presdienziali francesi. Il candidato della destra francese vince al ballottaggio contro Marine Le Pen con il 58% delle preferenze. Un risultato che rispechia i sondaggi della vigilia e vede, quindi, ancora alla guida della Francia il candidato del partito “La République en Marche”.
Un passo indietro: il primo turno
Come siamo arrivati, però, ai ballottaggi? Il primo turno delle presidenziali francesi sono stati costellati da una grossa ondata di candidati che si sono presentati per essere eletti presidente della Repubblica Francese. A “spuntarla”, però, è stato Macron (il presidente uscente) che è stato il più votato nel primo turno di votazioni.
Il presidente uscente ha ottenuto il 27,85% mentre Marine Le Pen, candidata per l’estrema destra, “solo” 23,15%. Ecco, quindi, che si è ripetuta la sfida del 2017. Terzo, in ordine di preferenze, è stato l’ex socialista di sinistra Jean-Luc Mèlenchon, leader di La France Insoumise, con il 21,95% (i sondaggi lo vedevano “solo” al 17,2%). Successivamente abbiamo Eric Zemmour col 7,05%, la neogollista Valérie Pécresse il 4,79% e l’ecologista Yannick Jadot il 4,58%.
Problema affluenza?
Una delle vere incognite di questi ballottaggi era l’affluenza. La mancanza di un candidato di sinistra ai ballottaggi ha portato una situazione simile a quella del 2017: il rischio che l’elettorato di sinistra decidesse di astenersi dal voto. Entrambi i candidati, quindi, avevano il compito di portare a sé tutti quei voti che si sono “persi” tra i vari candidati perdenti al primo turno.
Paura scarsa affluenza che si è materializzata visto che, dati alla mano, si è registrato un record negativo molto importante. Basti pensare che era dal 1969 che non si vedeva una affluenza così bassa ad un ballottaggio per decidere il presidente della Repubblica Francese.
Alle 12 era stata del 26,41% mentre alle 17 l’affluenza in Francia è stata del 63,23%. Al primo turno alla stessa ora l’affluenza era stata di appena un punto in meno mentre sono due i punti percentuali in meno rispetto al ballottaggio del 2017.