Elena Santarelli ha denunciato, attraverso i social e tramite polizia postale, un hater che sui social augurava il ritorno del cancro a suo figlio Giacomo. Due anni di inferno seguiti ad altri anni molto difficili durante i quali il piccolo ha combattuto contro un tumore celebrale. Quello della Santarelli è solo l’ultimo dei casi di hating online sui social network che sono diventati all’ordine del giorno.
Una storia social
Nati per dare un nuovo tipo di divertimento, i social sono diventati anche un efficace strumento di lavoro. Alcune celebrità li utilizzano per mantenere sempre vivo il contatto con il loro pubblico. In alcuni casi condividere momenti delicati della propria vita diventa una buona strategia per impedire l’intrusioni di paparazzi in cerca di uno scoop. Probabilmente è la linea che Elena Santarelli ha voluto seguire quando nel 2017 ha deciso di condividere la notizia che a suo figlio Giacomo era stato diagnosticato un tumore celebrale. Attraverso Instagram la showgirl ha aggiornato i suoi follower sugli sviluppi della malattia del figlio fino a quando nel maggio 2019 ha annunciato la guarigione del suo piccolo. A ogni post la soubrette ha incassato commenti di solidarietà alternati ad altri più acidi. Un quadro tutto sommato equilibrato e gestibile per gli standard dei social. Non sono mancati momenti di tensione quando, per esempio, nell’estate del 2017, a pochi mesi dalla diagnosi, la Santarelli ha condiviso le foto della sua vacanza a Formentera. In quell’occasione fece il carico di odio vomitato da chi la accusava di godersi una vacanza anche se il figlio era malato. La showgirl rispose a tono ed andò avanti.
L’hater che augura il male al figlio di Elena Santarelli
Dopo l’annuncio della guarigione, invece, qualcosa è cambiato. Un utente ha iniziato a insultare la Santarelli e ad augurare a suo figlio il ritorno del cancro. Lo fa insistentemente da due anni cambiando ogni volta account. Non si conosce ancora la sua identità, poiché tutti gli account dai quali sono provenuti gli insulti sono risultati dei fake. La Santanelli ha più volte segnalato al social network i post ma senza grandi riscontri; si è rivolta quindi alla polizia postale e presentato regolare denuncia. Non ha mancato di condividere l’ignominioso post chiedendo ai follower di unirsi a lei per smascherare l’hater.
Leoni da tastiera
Che i social siano diventati autentici contenitori di odio non è neanche più il caso di dirselo. Le falle di un sistema di controllo, creato solo come facciata, sono evidenti. Ciò che fa rabbrividire è quella volontà di trasformare le bacheche degli utenti in piccole arene dove le belve possono sbranarsi tra loro per le questioni più futili. Una volontà emersa dopo la denuncia negli Stati Uniti dell’ex product manager di Facebook Frances Haugen. Ci si scaglia contro chi è troppo grasso, chi è troppo magro, chi condivide un momento speciale e chi si batte per qualcosa ed è un attimo ritrovarsi a inneggiare alla dittatura sanitaria, al complotto.
In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay