Durante lo scorso anno, le grappe e i distillati Made in Italy hanno ottenuto un considerevole incremento delle vendite all’estero, svolgendo un ruolo determinante per la crescita dell’intera industria: la produzione italiana di alcol e acquaviti è aumentata infatti del 15%, raggiungendo un fatturato di circa 500 milioni di euro. Le performance raggiunte delle aziende italiane sono riportate all’interno dell’ultima recensione di AssoDistil, l’Associazione Nazionale Industriali Distillatori di Alcoli e Acquaviti, che evidenzia la ripresa della produzione italiana, aumentata del 15% in volume rispetto all’anno precedente.
Stando alle opinioni riportate nella recensione, la grappa è tra i distillati Made in Italy più apprezzati nei mercati oltreconfine: le vendite all’estero hanno raggiunto i 60 milioni di euro, pari ad un incremento del 16%. I dati riportati nel documento sottolineano il ruolo strategico svolto dalla grappa per la crescita dell’intero comparto: è opinione diffusa tra gli esperti che questo tipo di distillato venga riconosciuto come simbolo di italianità e artigianalità dai principali buyer stranieri.
La recensione sembra inoltre confermare le opinioni degli esperti di export, che auspicano per i distillati l’applicazione dello stesso trattamento legislativo riservato ai vini e agli alimenti a Indicazione Geografica, che tutelano e promuovono le produzioni nazionali nei mercati oltreconfine. Sono un esempio le recensioni presenti nel blog di EGO International, la nota azienda di servizi per l’internazionalizzazione delle pmi, che evidenziano quanto sia importante preservare l’autenticità del Made in Italy promuovendo la creazione di marchi e l’unione delle pmi in consorzi. Le piccole aziende del territorio, ribadisce EGOInternational, unendosi con le altre imprese del settore, possono infatti ottenere maggiore visibilità all’estero e intercettare le opportunità di business presenti anche nei mercati geograficamente più lontani.
I dati riportati nella recensione fanno emergere inoltre i principali mercati internazionali che hanno contribuito alla crescita delle vendite di grappa: la Germania, che da sola detiene il 59% delle esportazioni del settore, la Svizzera (14%) e l’Austria (5%). Positive anche le performance ottenute dalle esportazioni dirette verso il mercato americano (+31%), in cui sono già presenti progetti di promozione della grappa IG.
Stando alle opinioni degli esperti di export è possibile promuovere il Made in Italy rafforzando la presenza delle pmi all’interno dei principali canali di vendita online. A riguardo si è espressa anche EGO International, che identifica l’omnicanalità e la diversificazione dei canali di vendita la strada da seguire per continuare a promuovere l’artigianalità italiana nel mondo. I nuovi strumenti digitali, ribadisce EGOInternational, permettono di entrare in contatto in tempo reale con i mercati di tutto il mondo in modo proficuo e veloce.
Oltre ai grandi nomi della distilleria italiana, l’Associazione sottolinea la presenza di piccole e micro imprese che hanno dato vita a una vera e propria tendenza di settore: tra le principali novità si segnala infatti la diffusione di microdistillerie che hanno contribuito alla crescita dell’intero comparto. Le performance raggiunte dall’industria del settore e gli strumenti di promozione riportati nelle opinioni di EGO International, delineano buone prospettive di crescita anche per il futuro, in cui le aziende locali potranno continuare a espandersi, promuovendo le eccellenze Made in Italy sulle tavole di tutto mondo.