Tempi duri per i lettori di libri cartacei, quelli che amano sentire l’odore della carta e sentirla sotto le dita. Potrebbero non trovare disponibili dei titoli particolarmente apprezzati dal pubblico o dover pagare per un libro un prezzo maggiorato rispetto al solito. In queste ultime settimane l’editoria si sta trovando, infatti, di fronte a un grosso problema che è quello del costo della carta. Un costo lievitato in pochissimo tempo e che potrebbe costringere le case editrici a scelte difficili.
Il costo della carta: un problema per l’editoria
Nelle ultime settimane il costo della carta, non solo per l’editoria, è notevolmente aumentato. Il rincaro è dovuto a due fattori primari: il costo della materia prima e le difficoltà del trasporto. La cellulosa, che è la materia prima con la quale viene realizzata la carta, ha subito un aumento del suo prezzo pari al 70% rispetto allo stesso periodo del 2020. Un po’ come accaduto per l’energia, anche per la carta assistiamo all’infausto incrocio tra aumento della domanda e scarsa offerta. Quando parliamo di carta, non dobbiamo pensare solo a quella utilizzata per stampare i libri ma anche quella utilizzata per gli imballaggi per tutti quei settori che l’hanno preferita alla plastica. Pensiamo alla cosmetica o al mondo dell’abbigliamento, ogni sessione di shopping comporta l’accumulo di buste di carta. Imballaggi di carta sono utilizzati in maniera esclusiva anche dagli e-commerce, Amazon in primis. A questo stesso comparto appartiene anche la linea di carta a uso domestico, dai tovaglioli di carta alla carta igienica e a uso sanitario. Insomma un ampio ventaglio di utilizzi che la disponibilità attuale di materia prima non riesce a soddisfare.
Carta ed energia
L’aumento del costo del gas è un altro capitolo della questione che in questo caso impatta sulla produzione della carta in due modi. Il primo è sicuramente legato al trasporto della carta, il secondo ai processi produttivi della carta stessa. Le cartiere lavorano a ciclo continuo, i macchinari lavorano senza sosta assorbendo grossi quantitativi di energia. In più la fase dell’asciugatura avviene utilizzando del vapore ottenuto col metano. Senza considerare, infine, i grossi quantitativi d’acqua utilizzati nell’intero procedimento. In questo quadro, le cartiere, che fino ad ora hanno cercato di contenere il rincaro, si vedranno costrette ad aumentare i prezzi andando a incidere sui prezzi praticati dalle tipografie e a catena quelli delle case editrici.
Cosa accadrà al libro
L’aumento del prezzo dei libri non è l’unico inconveniente che si prospetta all’orizzonte. La penuria di carta e la conseguente impossibilità di assicurarsi delle scorte incide anche sulla produzione libraria, scolastica e non. Le tipografie, infatti, stanno chiedendo alle case editrici di programmare con un anticipo di mesi le uscite del loro catalogo il che è possibile ma entro certi limiti. Se un libro pubblicato riscuoterà un successo tale da richiedere una ristampa urgente come si procederà? Le ristampe di libri classici o best seller si faranno? Interrogativi non da poco considerando che il Natale è alle porte e che il libro è ancora un oggetto gradito da trovare sotto l’albero.
In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay