Big Data, un termine che sembra far spavento ma che in realtà ci è molto più vicino di quanto si possa credere. Ne parliamo con Ecosteer andando anche a raccontare la sua storia.
Big Data, cosa sono?
In statistica e informatica, la locuzione inglese big data indica genericamente una raccolta di dati informativi così estesa in termini di volume, velocità e varietà da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per l’estrazione di valore o conoscenza.
Il termine è utilizzato dunque in riferimento alla capacità di analizzare ovvero estrapolare e mettere in relazione un’enorme mole di dati eterogenei, strutturati e non strutturati. Al fine di scoprire i legami tra fenomeni diversi (ad esempio correlazioni) e prevedere quelli futuri.
I big data possono essere utilizzati per diversi scopi tra cui quello di misurare le prestazioni di un’organizzazione nonché di un processo aziendale.
Intervista a Elena Pasquali, founder di Ecosteer
Dopo aver capito, in linea generale, cosa sono in realtà i Big Data, ne parliamo in maniera più precisa con chi di questa materia è davvero un esperto: Ecosteer. Oggi, infatti, parliamo di Big Data con Elena Pasquali, founder di questa start-up:
Prima di iniziare a parlare di Big Data, cos’è Ecosteer?
EcoSteer è una start-up che si occupa di IoT e Blockchain per la proprietà e la monetizzazione dei dati. La sua missione è gettare le basi tecniche di una nuova economia dei dati, decentralizzata e distribuita, basata sui principi etici stabiliti dalle Leggi sulla Privacy.
In cosa consiste l’azione di Ecosteer all’interno del mondo dei Big Data?
Ecosteer ha introdotto il concetto di “Ownership dei Dati”, ovvero la possibilità per i proprietari dei dati di avere l’esclusivo controllo sul loro accesso da parte di terzi, potendo decidere con quali applicazioni condividerli e venendo ricompensati per questo.
Come avete innovato questo settore?
La start-up ha rivoluzionato il concetto espresso dalla normativa GDPR (General Data Protection Regulation), riconsegnando alle persone il pieno controllo delle proprie informazioni. Per farlo ha sviluppato una piattaforma chiamata Data Ownership Platform che, unita agli Smart Contracts della tecnologia blockchain, riesce a monetizzare i dati provenienti da oggetti connessi e ne regola l’accesso da parte di applicazioni e stakeholder.
Quali sono i vantaggi del Data Ownership?
Grazie a questo grant saremo in grado di velocizzare la strategia di commercializzazione. Arrivando presto a realizzare un primo Data Marketplace per un’azienda cliente. Questa potrà coinvolgere consumatori e partner commerciali in un nuovo modello di scambio e monetizzazione dei dati, etico e conforme alla GDPR