Com’era facilmente prevedibile, il binomio pandemia-guerra in Ucraina non sta mancando di far sentire le sue conseguenze sul piano economico. La mancanza di materie prime e le sanzioni verso la Russia stanno portando Europa e Stati Uniti verso la stagflazione. Una situazione che non si verificava dagli anni Settanta. Cosa si intende in economia per stagflazione e come fare per scongiurarla?
Economia: cos’è la stagflazione
Cosa sia la stagflazione lo si può intuire dalla parola stessa che unisce al suo interno stagnazione e inflazione. La stagflazione, infatti, è una situazione economica nella quale, nello stesso mercato si verificano contemporaneamente due fenomeni quali l’inflazione, data dall’aumento generale dei prezzi, e un ristagno dell’economia frutto di un’assenza di crescita economica. Secondo gli economisti, la stagflazione si può verificare per due motivi:
- uno “shock dell’offerta” come può essere l’improvviso aumento del prezzo del petrolio;
- politiche economiche come l’improvviso aumento di offerta di moneta.
L’aumento del prezzo del petrolio già da solo porta contemporaneamente a un aumento dell’inflazione e a una decrescita economica. Il maggior costo del petrolio, infatti, comporta un aumento generale dei prezzi e al tempo stesso la produzione diventa meno redditizia. L’aumento di offerta di moneta, invece, riduce il tasso di interesse e provoca un deprezzamento della moneta.
Il superamento delle tesi keynesiane
L’Occidente ha già conosciuto questa situazione circa cinquant’anni fa. Nel 1973 la guerra del Kippur determinò un aumento del prezzo del petrolio che diede il colpo di grazia a una situazione che si stava verificando, per la prima volta, già dalla fine degli anni Sessanta. Prima di allora, infatti, l’inflazione e la stagnazione si erano verificate sempre separatamente confermando, in questo modo, il paradigma elaborato dall’economista inglese John Maynard Keynes sull’andamento dei mercati. Lo stesso paradigma che la stagflazione mandò in crisi. Stavolta il prezzo del petrolio ha iniziato a crescere, come abbiamo visto, nelle ultime fasi della pandemia e accelerato la sua corsa con lo scoppio della guerra in Ucraina. Il black-out nella catena di approvvigionamento per molti beni verificatasi con lo stop and go della pandemia ha creato terreno fertile alla crescita costante dell’inflazione.
Cosa fare
Generalmente, per contrastare il galoppo dell’inflazione, le banche provvedono ad attuare un rialzo dei tassi di interesse. Una politica che sembra già essere stata annunciata anche in questa occasione sia dalla banca centrale americana (Fed) che da quella europea (Bce). Molti analisti concordano nel vedere in questa mossa un grande rischio sospeso tra la spirale inflazionistica e il tonfo nella stagflazione. Jerome Powell, direttore della Fed, e Christine Lagarde, direttrice della Bce, sembrano vedere nel rialzo dei tassi di interesse l’unico strumento per le nostre economie di raggiungere l’agognata crescita stabile. Sembrano convinti che si arriverà alla meta grazie a un “atterraggio morbido”.
In copertina foto di Mediamodifier da Pixabay