Genova, 14 gennaio 1912. In campo ci sono due squadre: una è l’Andrea Doria, che nel 1946 si unirà alla Sampierdarenese per dare origine alla Sampdoria; l’altra è l’Inter, che vince quella partita per due reti a zero, reti di Gama e Aebi, fischio finale e tutti a casa. Era ora, pensa l’arbitro. Perché i tifosi, durante l’incontro, lo hanno bersagliato con un lancio di sassi, colpendolo più volte. Già, un primo caso di violenza verso un direttore di gara. E neanche troppo isolato: l’anno seguente, a Novara, scene simili, con l’arbitro costretto a lasciare il campo inseguito dai tifosi inferociti.
Un secolo dopo, questa tradizione antisportiva sembra non essersi estinta. Gli ultimi dati pubblicati dall’Osservatorio AIA – Associazione Italiana Arbitri – sulla stagione 2013/2014, riportano alcuni episodi di violenza ai danni dei direttori di gara. Certo, non nelle categorie più trasmesse e fotografate, ma in quelle inferiori: Prima, Seconda e Terza categoria, ma anche Calcio a 5 e Promozione. Persino, cosa piuttosto sconfortante, nel settore giovanile e scolastico.
Nella stagione 2013/2014 gli episodi di violenza di questo tipo sono stati 375 – 109 con prognosi – su un totale di circa 400mila gare disputate. Pochi? D’accordo, meno dello 0,5%, ma non per questo esaltanti. Il record degli ultimi 5 anni è della stagione 2010/2011, con 630 episodi. La regione nella quale è stato più difficile arbitrare nell’ultima stagione è la Sicilia, con 98 casi. Seguono Calabria (44) e Campania (39), Veneto (30) e Lombardia (23). Fischiare è più semplice in Emilia Romagna (6) Umbria (5), Friuli Venezia Giulia (2) e Trentino (1).
Capitolo categorie. Il fischietto scotta in Seconda categoria, che fa registrare in una sola stagione 87 episodi di violenza nei confronti degli arbitri. Dietro, ma non di molto, ci sono la Terza categoria (67) e la Prima categoria (56). Non confortano i dati del Calcio a 5 nazionale, con 42 casi, ma quelli che stridono maggiormente in termini di cultura sportiva sono i 61 casi del settore giovanile e scolastico.
Autori di questi episodi di violenza sono un po’ tutti, dai giocatori ai tifosi. Il 64% delle aggressioni fisiche proviene da chi scende in campo, il 18% da estranei e il 21% da dirigenti. Signor arbitro, fischia lei?