La TV nel nostro Paese ? un argomento che va trattato con la stessa “delicatezza” con cui si tratta la politica perch? l’una e l’altra sono legate da una specie di cordone ombelicale che impedisce la reale crescita e realizzazione della prima indipendentemente dalla seconda.
La RAI ha perso qualche pezzo pregiato, qualcuno lo ha lasciato andare volontariamente. La programmazione degli ormai imprescindibili talk show – declinati e coniugati in ogni modo, tempo, e persona li si voglia considerare- sembra essere sempre un punto centrale di palinsesti che, forse, invece di dare tanto spazio ed energie all’infotainement farebbero bene a dedicarsi maggiormente all’entertainement puro, ma tant’?.
Il caso del giorno ? Ballar?. Si, quello che fu gi? creatura di Giovanni Floris e ora passa in mano a Massimo Giannini che arriva fresco fresco dalle colonne di Repubblica? e si piazza in quello che fu il teatro delle gesta di ‘mister Al?’. Naturalmente il buon Floris ?, nel mentre, passato a LA7 e si appresta a partire lancia in resta per riprendersi il maltolto con il nuovo format “diMartedi” e che annuncia grandi novit?.
Sar? sfida all’ultimo ospite o all’ultimo scoop? I numeri e le statistiche del Pagnoncelli e l’ironia e il sarcasmo del Crozza, che intanto hanno seguito il valente giornalista ex-rai, faranno la differenza?
Cosa metter? sul piatto Giannini? La sua professionalit?, sicuramente, e poi? Quali saranno le attrattive del rinnovato Ballar?? Meno studio, pi? servizi, pi? inviati e pi? inchieste la risposta.
La sfida sar? a colpi di share come al solito e solo i numeri diranno chi l’avr? spuntata ma alla fine noi telespettatori ne sapremo di pi?? Saremo pi? informati? O ? solo televisione?