Alle 15.31 di ieri, 22 settembre, è arrivato l’autunno. L’equinozio d’autunno, vale a dire il momento in cui il Sole si trova allo Zenit rispetto all’equatore, ha segnato il passaggio dalla stagione dei raccolti, a quella della vendemmia. Grappoli d’uva, castagne e funghi allieteranno le nostre tavole. I frutti che presagiscono il riposo dell’inverno. Sugli alberi color rame, prossimi a mostrarsi in tutta la loro fragilità, quest’anno incombe il Coronavirus. I dati attuali parlano di una nuova ondata e la riapertura delle scuole aumenta la percentuale di rischio.
L’autunno è il silenzio prima dell’inverno
Proverbio francese
Quando è arrivato l’autunno
La differenza tra anno solare e anno siderale rende necessario, ogni quattro anni, l’inserimento di un giorno all’interno del calendario. Per questo motivo abbiamo gli anni bisestili e per questo motivo l’inizio delle stagioni, scandito da eventi astronomici (equinozio per primavera e autunno e solstizio per estate e inverno), cade in un arco di due giorni. Per l’autunno si oscilla tra il 22 e il 23 settembre. Nel 2020, che è un anno bisestile, appunto, l’autunno è iniziato il 22 settembre. L’ingresso di una stagione, con tutte le sue caratteristiche, non è, però, così repentino. Con l’equinozio, che significa equa nox, abbiamo un giorno in cui le ore di luce sono uguali a quelle di buio, mentre a seguire il buio la farà sempre più da padrone. Il fenomeno della rifrazione, però, fa sentire ancora i suoi effetti per cui, ancora per qualche giorno, avremo la sensazione di un lungo tramonto. Di conseguenza, anche il passaggio da temperature più calde a quelle più fredde avviene con qualche giorno di ritardo.
Autunno e vita sociale
Per l’agricoltura l’autunno prepara il riposo dell’inverno, un riposo che non è la fine, bensì la preparazione di un nuovo percorso. Lo sapevano anche gli antichi che vivevano in sintonia con la natura e che in questi mesi pensavano alle prossime semine, e a preparare le conserve per l’inverno. Anche se oggi questa sintonia è andata per lo più persa, quella sensazione di ripresa resiste e anche per la vita sociale l’autunno rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo. Riprendono la scuola e gli impegni di vario tipo. Si intraprendono i nuovi progetti, spesso maturati durante la pausa estiva. Per molti il mese di settembre è un novello gennaio, c’è tanta voglia di ricominciare.
Per questo preferisco di gran lunga l’autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo. In primavera la terra
Soren Kierkegaard
Autunno e Covid
Come si ricomincia nell’era del Covid? Gli uffici stanno gradualmente riaprendo le porte ai lavoratori e la scuola ha ricominciato a macchia di leopardo. Molte le incertezze in materia di sicurezza, scarsa l’attenzione alle regole con le quali sembrava avessimo imparato a convivere. Eppure lo shock causato dalla pandemia ha portato a una voglia di rinascita a livello globale. Ha stravolto l’elenco delle priorità e reso evidente cosa è davvero importante. Quante decisioni sono state prese in queste ultime settimane? Quanti propositi, lasciati a lungo in stand by, sono diventati urgenti? E’ giunto il momento, allora, di piantare i nuovi semi e curarli perché la prossima primavera ne possiamo raccogliere i frutti.