L’8 Marzo scorso per le regioni italiane è arrivato lo “Switch-Off” che ha portato il nuovo standard dei decoder DVB-T2 segnando, quindi, una vera e propria rivoluzione per il digitale terrestre.
DVB-T2, un necessario ripasso
Prima di parlare della data dell’8 Marzo, meglio fare un po’ di ripasso sul nuovo digitale terrestre. Il DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) è lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo DVB. Il passaggio al nuovo standard consentirà un miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione e il rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz, la cosiddetta “banda 700”, per i servizi mobili 5G.
Seconda parte del ripasso: lo Switch-Off
Eccoci alla “seconda parte” del ripasso verso la “rivoluzione” del digitale terrestre targato “DVB-T2”: lo Switch-Off. Parliamo del momento in cui i “vecchi” decoder del digitale terrestre non saranno più utilizzabili perché i programmi passeranno su altre frequenze. Quindi, per chi ancora non si fosse munito di decoder DVB-T2, la possibilità di non vedere più i propri programmi e canali preferiti è una realtà molto vicina.
L’8 Marzo, infatti, le regioni italiane hanno “trovato” una nuova lista dei canali:
- Rai 1
- Rai 2
- Rai 3 / TGR Regione
- Rete4 HD (MPEG-4)
- Canale5 HD (MPEG-4)
- Italia1 HD (MPEG-4)
- LA7
- TV8
- NOVE
Dal canale numero 10 al 19 rimarranno le emittenti locali che anche loro dovranno cambiare frequenza di trasmissione entro il 2023.
La rivoluzione del Digitale Terrestre DVB-T2
Insomma, per entrare in questa “rivoluzione” dovrete innanzitutto risintonizzare tutte le vostre televisioni. Solo in questo modo potrete tornare a godervi al massimo della qualità i vostri canali e programmati preferiti. Lo Switch-Off completo dal MPEG2 a MPEG4 dovrà essere completato entro il 2023.