“Due Autori in cerca di Troisi”, scritto e interpretato insieme a Eduardo Cocciardo, è l’ennesimo tratto di quel lavoro di memoria che ci regala uno spettacolo veramente interessante e stimolante
La figura dell’attore e regista scomparso, Massimo Troisi, non ha mai subito nel corso degli anni momenti di appannamento, il suo stile unico, la sua mimica e quel genio nel creare personaggi e situazioni comiche, riuscendo anche a trattare temi che non tanto si sposano con l’umorismo, ha assegnato a questo grande artista un posto indelebile nel panorama cinematografico e teatrale sia napoletano che italiano e anche internazionale. Molte iniziative sono nate per ricordarne il lavoro e fare onore alla sua memoria, tra queste quella dell’attore e regista, Giuseppe Gifuni, anch’egli napoletano, con un legame affettivo speciale con Troisi (i due erano legati da una grande amicizia), oltre che suo grande estimatore. Gifuni ha sempre dedicato molto del suo impegno come attore e regista alla valorizzazione della figura di Troisi, questo nuovo spettacolo “Due Autori in cerca di Troisi”, scritto e interpretato insieme a Eduardo Cocciardo, è l’ennesimo tratto di quel lavoro di memoria che ci regala uno spettacolo veramente interessante e stimolante. Lo spettacolo è andato in scena al “Teatro Festival di Ischia” il 12 e 13 febbraio, riscuotendo il favore del pubblico intervenuto. L’opera percorre un’immaginario viaggio fatto dai due autori, correlato da equivoci e situazioni comiche, che ricalcano lo stile di Troisi. “Eduardo segue un percorso storico e letterario, come ha scritto nel suo libro ” l’applauso interrotto” dedicato a Massimo Troisi; che segue la vita artistica di Troisi dalla smorfia ai film Ricomincio da tre e il Postino” ci spiega Gifuni. “Mentre io metto in scena non solo la pigrizia e la semplicità di Massimo, ma nel contesto racconto anche aneddoti della mia amicizia con Massimo con comicità e poesia”.
Alessandro Cavaliere