Da qualche mese è online il sito “www.doveecomemicuro.it“, un portale che è un vero e proprio motore di ricerca delle migliori strutture ospedaliere presenti sul territorio italiano.
La Direttiva 2011/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, stabilisce tra i vari punti che ogni cittadino dell’Unione può decidere liberamente di ricevere assistenza sanitaria in ciascuno dei 28 Paesi membri.
In Inghilterra i dati su tutte le strutture sanitarie sono disponibili da anni e, addirittura, da luglio 2013, si possono trovare on line i dati relativi ai singoli professionisti. In Italia invece mancava un servizio di utilità pubblica destinato ad orientare i cittadini in ambito sanitario. Nel DECRETO LEGISLATIVO n. 68, risalente al 6 maggio 2011, all’art.30 leggiamo che Il Ministro della salute, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, implementa un sistema adeguato di valutazione della qualità delle cure e dell’uniformità dell’assistenza in tutte le regioni ed effettua un monitoraggio costante dell’efficienza edell’efficacia dei servizi[…]. Il Ministero della Salute aveva pensato dunque a un servizio analogo, sfruttando i vecchi fondi CIPE ed aveva stanziato 6 milioni di euro per la realizzazione di un portale.
A colmare questa lacuna ci ha pensato un team di ricercatori ed esperti operanti nel campo della sanità, supervisionati da un Comitato Scientifico di valore internazionale e guidato dal dott. Walter Ricciardi. Obiettivo comune? Guidare l’utente ad una scelta consapevole dei servizi sanitari, siano essi strettamente ospedalieri, ambulatoriali o domiciliari.
Doveecomemicuro.it fornisce una mappa sanitaria del Paese, con un sistema semplice ed intuitivo. In tre menù a tendina si va a selezionare il problema di salute, la regione e la provincia d’interesse. Dopo aver avviato la ricerca, l’utente visualizza una lista delle strutture sanitarie presenti sul territorio richiesto e quelle dove vengono curate le malattie correlate alla patologia indicata nella ricerca. Ogni struttura è accompagnata da “semafori simbolici”, laddove i colori verde/giallo/rosso vanno ad identificare ospedali con valore dell’indicatore maggiore/simile/inferiore al valore di riferimento nazionale. Ma chi garantisce che siano giudizi affidabili? Sono stati individuati 50 indicatori di qualità, a partire da alcune fonti autorevoli, fra cui il Ministero della Salute, l’Istat e l’Osservatorio Nazionale per la Salute nelle regioni italiane.
Sono stati inoltre adottati dei criteri di distanza geografica e le prestazioni fornite nel caso di terapie applicate ad una particolare parte del corpo. In home page è presente infatti anche la sezione “Parti del corpo” che conduce ad un’altra schermata dove è possibile selezionare la zona interessata dalla patologia (dall’apparato digerente alla pelle fino al sistema muscolare e connettivo, con una particolare attenzione alla categoria “salute della mamma e del bambino”). Per le malattie non correlate agli indicatori, è presente una descrizione della patologia ed indicazioni per eventuali approfondimenti. Se volete infine scoprire quali sono le dieci migliori strutture per ogni particolare problema di salute , c’è anche un’area dedicata dove andare a selezionare direttamente l’indicatore desiderato.