Donne e investimenti: un binomio tutto da rinforzare. Se si parla sempre più frequentemente di indipendenza economica della donna come strumento di emancipazione, si parla poco o niente delle sue capacità finanziarie. Il discorso, il più delle volte, si ferma, infatti, alla capacità di una donna di sostenersi economicamente con il proprio lavoro. Quasi mai si pensa alla capacità di gestire le sue finanze in modo più lungimirante e sistematico. Non erano proprio le donne, una volta, le custodi delle finanze domestiche? Perché, a distanza di decenni, non sono riuscite a estendere le loro competenze al di fuori delle mura di casa?
Donne e investimenti: un aiuto dalla tecnologia
Prima di darci una risposta leggiamo un po’ di numeri per avere un’idea chiara della realtà che ci circonda. Una recente ricerca condotta dal Museo del Risparmio di Torino rileva che solo il 50% delle donne intervistate si dichiara competente in materia finanziaria o con minime conoscenze finanziarie. Il World Economic Forum ha dichiarato che per colmare il gender gap in materia finanziaria ci vorranno 52 anni. Taxfix, l’azienda che aiuta le persone a fare la propria dichiarazione dei redditi grazie all’aiuto delle nuove tecnologie, registra, tra i suoi clienti, una presenza femminile pari appena al 32%. Insomma sono ancora poche le donne che svolgono un ruolo attivo per quanto riguarda dichiarazione dei redditi, imposte e pianificazione finanziaria. La tendenza è quella di delegare questo ambito finanziario ancora al partner anche quando si ha un proprio stipendio. Per fortuna il quadro sembra cambiare se guardiamo alle nuove generazioni che ricevono sempre più frequentemente un’educazione finanziaria fin dalla tenera età. Con Alessia Camera, Responsabile Marketing per l’Italia di Taxfix, abbiamo parlato di come si sta evolvendo il rapporto delle donne con il denaro dall’epoca delle nostre nonne massaie a quella delle nostre figlie e nipoti.