Donne del 900. Come hanno vissuto le donne nel secolo scorso? Quali traguardi hanno raggiunto? Il Novecento è stato definito il secolo delle donne poiché in quel momento storico la vita delle donne ha subito cambiamenti radicali. Il diritto al voto, l’ingresso in politica, l’abolizione del matrimonio riparatore sono state tra le conquiste più importanti per le donne del Novecento.
Quali progressi ci furono per le donne all’inizio del 900?
Nei primi decenni del Novecento accadde qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la vita delle donne: la Prima Guerra Mondiale. Con lo scoppio della guerra gli uomini dovettero partire per il fronte e nelle città restarono le loro mogli che giocoforza li sostituirono nella società. Quando i soldati fecero ritorno, le donne non vollero riprendere il posto che occupavano prima. Anzi. Le lotte per l’emancipazione femminile conobbero un nuovo impulso e ottennero i primi riconoscimenti.
I momenti salienti per le donne del ‘900
Nel 1918 il governo britannico concesse alle donne sposate il diritto di votare alle elezioni nazionali. Dieci anni dopo il diritto fu esteso a tutte le donne. Nel 1919 furono le donne tedesche a ottenere il diritto al voto e nel 1920 le donne americane. In Francia le donne poterono votare a partire dal 1944. In Italia il diritto al voto per le donne fu riconosciuto dalla Costituzione della neonata Repubblica Italiana promulgata nel 1946. Il passo decisivo si avrà nel 1948 quando la Dichiarazione universale dei diritti umani da parte dell’ONU, considererà il voto femminile un diritto inalienabile. La seconda metà del Novecento, segnata dalle grandi contestazioni del Sessantotto, portò alle donne nuove vittorie: l’approvazione delle leggi sul divorzio e sull’aborto e l’abolizione del matrimonio riparatore.
I nomi più importanti di donne del’900
Il Novecento, dunque, ha aperto le porte al successo delle donne che hanno potuto esplorare ambiti fino ad allora preclusi. Le donne del Novecento che ancora oggi ricordiamo perché hanno fatto la storia sono tante in più campi. Ne citiamo solo alcune: Emmeline Pankhurst, l’attivista e politica britannica a capo del movimento delle suffragette del Regno Unito. Nilde Iotti, la prima donna a ricoprire la carica di presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Tina Anselmi, la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica. Marie Curie, la prima scienziata della storia e la prima donna a vincere il premio Nobel. L’astrofisica Margherita Hack, la stilista francese Coco Chanel.
Come si vestivano le donne del 900?
La moda, infatti, ha seguito le donne nei loro grandi cambiamenti. Coco Chanel è stata la stilista che più di tutte ha liberato le donne dai corsetti tipici degli abiti di fine Ottocento e inizio Novecento. Le sottogonne e la crinolina lasciarono il posto a gonne più corte e più pratiche. Il tailleur, tipico abito maschile, diventò il capo di punta del guardaroba delle donne che lavorano. Praticità senza rinunciare alla femminilità fu il motto di Chanel così come di tutta la moda di inizio Novecento. Nei decenni successivi, con la minigonna e il bikini, la moda continuerà a essere strumento di contestazione e segno di emancipazione femminile.
In copertina Pierre e Marie Curie