A Siena prende il via il prossimo sabato 23 marzo “Donna in cammino”, la mostra a cielo aperto dedicata alle sculture di Alberto Inglesi, artista fra i più eclettici e rappresentativi del nostro tempo.
È un universo femminile denso di inquietudine, ribellione, denuncia e riscatto, quello che fino all’8 maggio, viene raccontato da un singolare percorso che si snoda nel centro storico della città del Palio, e che propone al pubblico circa 40 opere dello scultore senese.
Un’esposizione itinerante, che dalla Basilica di San Domenico attraversa via Banchi di Sopra, risale via di Città e culmina in Piazza del Duomo, mettendo in dialogo l’opera di Inglesi con alcuni luoghi meno noti di una città che da sempre si lega a “topos” iconografici femminili a partire da quella dedica che la vuole “Civitas Virginis”.
In questo senso “Donna in cammino” è una mostra che impone un confronto proficuo tra antico e contemporaneo su un tema eterno. Un confronto fatto di linguaggi e luoghi che si intrecciano e si esplicitano.
Le donne di Alberto Inglesi raccontano i più diversi aspetti del sentire femminile: le loro masse corporee occupano uno spazio fisico fatto di gesti, fatica, attese ma evocano una realtà archetipica, guardano l’infinito, aspirano all’eterno.
Sono donne contemporanee e primordiali al contempo, portano con loro il silenzio dell’attesa, la forza dell’azione, la necessità della trasformazione, la potenza del saper resistere, il tutto della creazione. Si offrono allo spettatore vere, nella loro più intima interiorità: le forme di cui si vestono suggeriscono storie antiche eppure sempre nuove, offrono una porta per la comprensione.
Il principio femminile così come lo interpreta Alberto Inglesi diventa conoscenza oltre ogni apparenza, possibilità di sondare il mistero dell’essere.
Particolare attenzione merita poi l’uso dei materiali con cui Inglesi realizza le sue sculture: dal legno al bronzo, dal ferro alle resine, con grande maestria l’artista è alla continua ricerca di dare forma all’ineffabile, all’animus.
Il risultato è la sospensione di ogni definizione pur nella concretezza della materia, nella capacità di essere qui e ora ma anche altrove, in un luogo fatto di infinito.
La mostra curata da Mara Boscarini e organizzata dal Comune di Siena e dal Comitato Gioca con l’Arte, ha avuto una significativa anteprima già l’8 marzo quando, in occasione della Festa della Donna, in Piazza Duomo sono state collocate le prime tre sculture.
“Si tratta di un progetto in cui l’amministrazione ha creduto e si è impegnata fortemente fin da subito. E’ una proposta culturale di grande spessore che mi ha convinta sia per la bellezza delle opere del Maestro Inglesi sia per la connotazione di mostra itinerante che ha la caratteristica di coinvolgere la collettività portandola a riflettere sulla condizione della donna nel mondo attuale”, spiega Sara Pugliese, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Siena. Una mostra in cui “le donne di Alberto Inglesi trasmettono una grande forza interiore, una consapevolezza profonda del loro essere. Queste sculture sembrano quasi dialogare con chi le guarda e dunque porteranno tutti noi ad approfondire, attraverso l’arte, il tema dell’universo femminile e, più in generale, della parità di genere”, prosegue l’assessore. In vista dell’inaugurazione del prossimo 23 marzo, Pugliese ha infine ricordato che “con il Maestro Inglesi si è instaurato da subito un dialogo costruttivo e una ampia e proficua collaborazione che ha reso possibile la realizzazione di questo progetto artistico”.