Aiutare chi ha bisogno
Succede sempre più spesso di assistere a messaggi e spot televisivi oppure on line che invitano ad aiutare i bambini di popolazioni sfortunate e in povertà, facendo una donazione o scegliendo l’adozione a distanza.
Sia la donazione che l’adozione a distanza comportano l’assunzione cosciente e puntuale di una responsabilità che si esplica nel corrispondere ogni mese l’importo concordato e nel dare un futuro dignitoso ai bambini e anche alle loro famiglie.
Sono persone che vivono in condizioni di estrema indigenza, spesso in paesi che sono in guerra, colpiti da malattie endemiche e con situazioni politico istituzionali instabili o in regimi dittatoriali militarizzati.
Sono tutti scenari molto difficili che creano condizioni di vita al limite della sopravvivenza e che colpiscono direttamente il cuore e la coscienza di chi vede certe immagini, a volte molto crude.
La donazione e l’adozione a distanza
Ci sono molte associazioni caritatevoli e di aiuto che si impegnano a portare un aiuto concreto a questi bambini, con la collaborazione di chi fa le cosiddette donazioni continuative.
Ci sono diversi programmi fra i quali scegliere se si decide di fare delle donazioni continuative come quelle previste dal programma “Adotta un mondo di si” de La lega del filo d’oro. Da pochi centesimi al giorno fino a qualche decina di euro al mese, è possibile dare una mano a chi ne ha bisogno e fare, nel nostro piccolo, la nostra parte.
Questi fondi permettono di acquistare libri, provvedere ad una istruzione regolare, indumenti e ciò che serve per avere la possibilità di riscattare la propria condizione verso un futuro più roseo.
L’aiuto che viene dato al bambino, anche adottandolo a distanza, ricade direttamente sulla stessa famiglia che, non potendo offrirgli il sostentamento, è più serena nel vedere che c’è una possibilità.
Per quanto riguarda le adozioni a distanza, queste hanno anche un’altra valenza ancora più importante, perché evitano che i bambini vengano tolti alle famiglie povere e messi in istituto o peggio abbandonati.
In tal modo il bambino cresce nel proprio ambiente famigliare, non subisce il distacco traumatico dalle persone a lui care e dal luogo dove è nato e cresciuto e può vivere una vita molto vicina alla normalità.
L’adozione a distanza comporta anche la possibilità che possa curarsi in caso di malattia o che invece, nel caso sia orfano, che possa avere una fonte di sostentamento.
La diffidenza e la difesa contro le truffe
Quando si dona lo si fa con il cuore e con i sentimenti più positivi, ma se questa fiducia viene tradita allora crolla la possibilità di fare del bene.
E’ quello che anche troppo spesso accade a chi viene raggirato da associazioni che sfruttano la disgrazia dei bambini o delle popolazioni povere per denaro.
Per tale motivo il 71% degli italiani, pur volendo dare corso a questo tipo di aiuti, non lo fa perché teme che questi soldi non arriveranno mai ai bambini.
Naturalmente non è sempre così e ci sono associazioni molto serie e certificate che da tanti anni invece fanno quanti più sforzi possibili per rendersi utili e fare da tramite, perché le donazioni e le adozioni a distanza siano effettive.
Per difendersi dalle truffe si può controllare il consuntivo delle associazioni dove sono documentate tutte le uscire e le entrate di denaro.
Anche la possibilità di ricevere foto, disegni e altro materiale che documenta la vita e i progressi dei bambini è un segno di serietà e lo è anche la possibilità di andarlo a trovare direttamente nel suo paese.
Per saggiare la serietà delle associazioni si può anche provare a fare volontariato, per aiutare comunque gli altri e per vivere da vicino queste realtà.