(Adnkronos) – Donald Trump contro Kim Kardashian in uno scontro tra politica e reality show. “Hai votato per Biden e adesso vieni a chiedermi un favore?”, avrebbe detto l’ex presidente Usa alla Kardashian che gli chiedeva di intervenire per un provvedimento di grazia, a quanto svela un’anticipazione del libro di Jonathan Karl “Tired of Winning”.
Karl, al terzo libro su Trump, ricostruisce come Kardashian avrebbe incontrato una prima volta Trump nello Studio Ovale nel 2018 per discutere di una grazia: Trump le avrebbe detto che l’avrebbe aiutata in cambio di un suo interessamento per convincere le stelle del calcio ad andare alla Casa Bianca. Un invito che però nessuna celebrità avrebbe accolto. Così, quando a presidenza finita Kardashian gli ha chiesto un appoggio di alto profilo per un’altra richiesta di clemenza, lui le avrebbe risposto: “Diavolo no. Hai votato per Biden e adesso vieni a chiedermi un favore?”.
In realtà Kim Kardashan non ha mai dichiarato pubblicamente per chi ha votato nel 2020, ma dopo che Biden è stato dichiarato vincitore, ha pubblicato un tweet di Biden e della vicepresidente eletta Kamala Harris insieme a tre cuori blu. Trump, intanto, deve fare i conti con le accuse che arrivano dalla campagna dell’attuale presidente.
“Nel weekend in cui la maggioranza degli americani ha onorato i nostri eroi, Donald Trump ha copiato le parole da autocrati di Adolf Hitler e Benito Mussolini, due dittatori contro i quali molti nostri veterani hanno lottato dando la vita, per distruggere esattamente le idee non americane che Trump ora diffonde”, dice un portavoce della campagna di Joe Biden, Ammar Moussa, riprendendo le critiche che molti storici e commentatori hanno fatto alle dichiarazioni dell’ex presidente in occasione del Veteran’s Day.
In un post su Truth Social, Trump ha promesso di “sradicare i comunisti, i marxisti, i fascisti, i banditi della sinistra radicale che vivono come parassiti nei confini del nostro Paese, mentono, rubano, imbrogliano le elezioni e faranno tutto il possibile, legalmente o illegalmente, per distruggere l’America e il sogno americano”.
Un messaggio ribadito da Trump durante un comizio sabato in New Hampshire. “Le minacce delle forze esterne sono molto meno sinistre, pericolose e gravi della minaccia interna”, ha detto l’ex presidente ai suoi sostenitori scagliandosi contro i “parassiti”, intesi come gli avversari democratici, che costituirebbero un pericolo maggiore di Russia, Cina e Corea del Nord, perché “se abbiamo leader capaci, competenti, intelligenti e duri questi non vorranno scontrarsi con noi”.
Per storici interpellati dal Washington Post questo “è il linguaggio usato dai dittatori per instillare paura”, ha detto Timothy Naftali, della Columbia University’s School of International and Public Affairs. E Ruth Ben-Ghiat, storica della New York University, ricorda come “Hitler e Mussolini chiamassero le persone parassiti per disumanizzarle ed incoraggiare i propri sostenitori alla violenza”.
“Steven Cheung, un portavoce della campagna di Trump, ha detto che “chi cerca di fare queste affermazioni ridicole sono chiaramente dei deboli che soffrono della sindrome di demenza da Trump e temono che la loro esistenza sarà completamente stravolta quando il presidente Trump tornerà alla Casa Bianca”.
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