C’è tempo fino al 31 Dicembre per inviare la domanda di riscatto agevolato della laurea all’INPS. Cosa bisogna fare? Dove e come inviare la domanda?
Riscatto agevolato della laura, cos’è?
Il riscatto della laurea permette di conteggiare ai fini pensionistici tutto il percorso di studi che una persona ha affrontato. L’INPS permette il riscatto di:
- diplomi universitari
- diplomi di laurea
- di specializzazione post-laurea
- dottorati di ricerca.
Non sono riscattabili gli anni di iscrizione fuori corso, ma solamente quelli per la durata legale del corso (tre anni per una triennale, per esempio). È possibile riscattare sia l’intero periodo di studi sia un singolo periodo, per esempio solo due anni su tre o su cinque.
Inps, la domanda di riscatto agevolato della laurea: come?
Eccoci, quindi, al quesito principale ovvero come inviare la domanda all’INPS. Ci sono diversi modi sia facendolo autonomamente sia tramite terzi:
- il sito web dell’Inps, autenticandosi con le proprie credenziali dispositive: Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi;
- il call center dell’Inps, chiamando il numero 803.164 o 06.164.164 da cellulare;
- un patronato
Come funziona il calcolo?
Il sistema di calcolo del costo del riscatto laurea dipende sia dalle gestioni previdenziali interessate che dal momento temporale in cui si colloca il periodo di studi.
- Per il titolo di laurea conseguito prima del 1996 viene applicato il metodo della riserva matematica, in cui hanno incidenza l’età e i contributi versati.
- Per la laurea conseguita dopo il 1996 il metodo è contributivo e si utilizza l’aliquota previdenziale della gestione previdenziale di iscrizione, moltiplicata per la retribuzione goduta nei 12 mesi precedenti la richiesta di riscatto.
La proposta del riscatto gratuito
In passato, però, lo stesso presidente dell’Inps (Tridico) aveva proposto la riscossione completamente gratuita della laurea a fini pensionistici.
Una proposta per valorizzare il proprio percorso di studio finalmente senza dover pagare ma soprattutto per incentivare i giovani a continuare nello studio piuttosto che lanciarsi immediatamente dopo la scuola dell’obbligo nel vasto mondo del lavoro.
“Bisogna incentivare la formazione. I giovani entrano spesso nel mercato del lavoro tardi, oltre che con bassi salari, perché studiano e meno male. E questo deve essere incentivato: allora permettiamo il riscatto gratuito della laurea per fini pensionistici”