Docente tutor e orientatore: sono state più di 50.000 le richieste presentate dagli istituti superiori per inserire nel loro organico le due figure professionali nuove per la scuola italiana. Lo scopo dell’introduzione (in modo sperimentale) delle due figure all’interno della scuola italiana risponde allo scopo, secondo quanto dichiarato dal ministero dell’Istruzione e del Merito, di personalizzare il percorso didattico degli studenti.
Numeri al di sopra delle aspettative
Su 2.734 istituzioni scolastiche interessate, ben 2.728, pari al 99,8% del totale, hanno presentato una richiesta per partecipare ai moduli formativi per le nuove posizioni previste per la scuola italiana. E’ quanto dichiarato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che non ha nascosto la sua soddisfazione per quello che ritiene un grande risultato. L’obiettivo minimo per avviare il progetto era stato fissato nella cifra di 37.708 per la figura di tutor e di 2.753 per i docenti orientatori. Con la risposta ottenuta, saranno avviati alla formazione 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori.
Docente tutor e orientatore: cosa sono
Le due figure professionali esordiranno a partire dal prossimo anno scolastico e avranno ruoli specifici a beneficio degli studenti delle classi terze, quarte e quinte nelle scuole secondarie di II grado.
Il docente tutor avrà il compito di:
- coordinare e implementare le attività didattiche
- aiutare i ragazzi in difficoltà a recuperare le lacune
- assistere gli studenti nella scoperta dei propri talenti per poi potenziarli.
Il docente orientatore, invece, sarà impegnato nelle attività di orientamento che consentano ai ragazzi di compiere le scelte più aderenti a quelle che sono le loro aspirazioni e potenzialità. A questo scopo coadiuverà percorsi di studio e di lavoro in collaborazione con le realtà del territorio.
Entrambe queste figure dovranno seguire un percorso formativo che potrà essere svolto da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). Sarà un percorso di 20 ore con esame finale.
Ogni tutor avrà la responsabilità di un gruppo di studenti e avrà una retribuzione che andrà da un minimo di 2.850 euro lordi a un massimo di 4.750 mensili. Il docente orientatore, invece, avrà come compenso una cifra che si aggira tra i 1.000 e i 2.000 euro lordi mensili. Le attività di potenziamento a favore degli studenti potranno essere sostenute con finanziamenti dal PNRR e dal Pon.
Valorizzare il merito
Inizia, così, quella rivoluzione del merito annunciata fin dall’inizio con il cambio di denominazione del ministero. Con la presentazione del progetto, infatti, il ministro Valditara non ha mancato di sottolineare che l’introduzione del docente tutor e del docente orientatore sono una chiara risposta al bisogno di elevare la qualità dell’insegnamento promuovendo l’impegno e il merito degli studenti.
I sindacati del mondo della scuola, dal canto loro, fanno sapere che, pur dichiarandosi favorevoli a un allargamento dell’impiego delle due nuove figure professionali alle classi del biennio delle superiori, sono ancora da stabilire alcuni dettagli contrattuali.