Approvato dal Consiglio dei Ministri il dl Campi Flegrei. Il piano di sicurezza prende in considerazione due aspetti fondamentali: la prevenzione del rischio sismico e la capacità di affrontare l’emergenza vera e propria. Prevede, infatti, alcune azioni di monitoraggio del rischio sismico nella zona interessata e un piano di evacuazione per la popolazione locale. Per la gestione di questa emergenza non sarà nominato alcun commissario. Per l’attuazione del decreto, il Cdm ha stanziato 52,2 milioni di euro.
Dl Campi Flegrei: come si articola il piano
Il decreto con le misure da adottare per fronteggiare l’emergenza sismica nella zona flegrea si articola in quattro punti che ruotano intorno all’analisi del rischio sismico nelle zone interessate dal bradisismo che sono state edificate. Nello specifico il piano prevede:
- uno studio di microzonazione sismica
- l’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica
- l’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata
- l’intensificazione del monitoraggio sismico e delle strutture
I fondi stanziati dal governo per il decreto potranno essere utilizzati anche per assumere personale tecnico. Le amministrazioni locali potranno stringere accordi operativi con soggetti esterni.
Il piano di evacuazione
Oltre a misure preventive, la bozza del decreto, all’art. 3, prevede anche l’elaborazione di un piano di evacuazione. Tale piano dovrà essere pronto entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Sarà elaborato di concerto con Regione Campania, Prefettura di Napoli e tutti gli enti territoriali di competenza. A sostegno del piano di evacuazione saranno messe in campo altre azioni tra le quali:
- sarà apposta adeguata segnaletica approntata dalla Protezione civile
- sarà organizzata una grossa operazione di comunicazione che coinvolgerà soprattutto le scuole e giornalisti grazie anche alla distribuzione di un milione di opuscoli
- saranno effettuati appositi test attraverso esercitazioni, ovvero prove di evacuazione, coordinate dalla Protezione civile.
Il piano di comunicazione rivolto alla popolazione dovrà essere approvato entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. La comunicazione dovrà concentrarsi su diversi punti: informerà la popolazione locale sul potenziamento e sullo sviluppo di iniziative già avviate nella zona sull’avvio di nuove. Potrà prevedere la creazione di ulteriori iniziative per portare a conoscenza i rischi legati al fenomeno del bradisismo e alle buone pratiche da seguire. A questo scopo si potranno organizzare iniziative nelle scuole, incontri periodici con la popolazione, sessioni di formazione per i giornalisti che operano nell’area.
Dal canto suo la Regione Campania, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, coordinerà le attività volte a individuare le criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali. Tale attività sarà condotta in raccordo con i comuni interessati.
Sarà inoltre potenziato il sistema di Protezione civile e saranno allestite strutture per l’eventuale accoglienza della popolazione.
Prime prove di evacuazione
Intanto in queste ore si stanno svolgendo le prime prove di evacuazione in alcuni ospedali della zona. In tutte le strutture sanitarie della zona si sta valutando lo spostamento di pazienti in altre strutture nel caso i cui l’intera zona debba essere evacuata. Alcuni comuni stanno stilando un elenco dei pazienti fragili. In tutta la zona flegrea, dunque, le amministrazioni locali stanno già portando avanti le iniziative contemplate dal decreto.
In copertina foto di Valerio Giannattasio su Unsplash