Il campione di tennis Novak Djokovic è risultato positivo al Covid 19. Il numero 1 al mondo della classifica ATP è risultato contagiato dopo l’evento benefico che aveva organizzato nella sua madre patria, la Serbia.
Djokovic positivo al Covid 19, come è successo?
Tramite un comunicato stampa diramato dallo staff del campione serbo, Novak Djokovic è risultato positivo al Covid 19 dopo il tampone effettuato nella giornata del 22 Giugno.
"È risultato positivo al Covid-19. Non accusa alcun sintomo"
Queste le parole all’interno del comunicato stampa. Insieme a lui, positiva al Covid anche la moglie. Djokovic sarebbe stato contagiato grazie al suo tour benefico dal nome “Adria Tour” che sin da subito è stato aspramente criticato per la mancanza di norme sanitarie di prevenzione al contagio da Coronavirus. Adesso il campione, insieme alla moglie, è in quarantena per i prossimi 14 giorni.
Adria Tour, tante critiche
Alla notizia della positività di Novak, le forti critiche dietro il tour organizzato dal campione si sono alzate in maniera molto forte. L’Adria Tour è stato un torneo di esibizione organizzato dallo stesso campione serbo nei Balcani, tra Belgrado e Zara ma soprattutto senza nessun rispetto delle norme anti-Covid che ha suscitato già tantissime critiche da parte di addetti ai lavori e non. Hanno fatto molto discutere anche le serate e le notti folli in discoteca he sono state condivise dai protagonisti sui social.
L’intero Adria Tour si è giocato davanti ad un numero importante di pubblico e senza alcun tipo di precauzioni per i giocatori e i loro staff. Infatti, Djokovic non è stato l’unico contragiato. Tra i “più noti” possiamo trovare i tennisti:
- Grigor Dimitrov
- Borna Coric
- Viktor Troicki
Ma anche membri dello staff dei vari giocatori come:
- Kristijan Groh, facente parte dello staffi di Dimitrov come allenatore
- Marco Panichi, preparatore atletico di Djokovic
- Goran Ivanisevic, allenatore del campionissio serbo
Djokovic e le sue dichiarazioni “No Vax”
Una positività che ha il sapore di “dito nella piaga” per Djokovic che riceve questa notizia dopo le recenti sue dichiarazioni a sfavore di una possibile obbligatorietà per i tennisti nel momento in cui sarà messo a punto un vaccino contro il Covid. Parole che avevano alzato un vero e proprio polverone sia nel mondo del tennis che in quello sanitario.
"Sono contrario alla vaccinazione contro il coronavirus e non vorrei essere costretto a vaccinarmi per poter viaggiare: se dovesse diventare obbligatorio, dovrei prendere una decisione"
Parole poi ritrattare in una successiva intervista al New York Times ma che ora come ora pesano come un macigno. Insomma, tante buone intenzioni quelle di Djokovic dietro l’organizzazione del torneo di beneficenza che non è stato l’unico gesto di solidarietà del campione che già durante il lockdown aveva fatte diverse donazioni per gli ospedali della madre patria ma anche per quelli di Bergamo in Italia.